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Dopo oltre 40 anni di attività svolta all’interno del Mercato Annonario di Sanremo, Mimmo Alessi che già ricopre l’incarico di presidente cittadino della Confesercenti, è entrato a far parte della Fiesa – Federazione Italiana Esercenti Specialisti dell’Alimentazione, come rappresentante della provincia di Imperia.

“Me l’hanno comunicato pochi giorni fa – conferma – ed entro fine mese parteciperò alla riunione del Direttivo nazionale. Dopo 42 anni che svolgo questo lavoro mi hanno voluto dare anche questo incarico. Per fortuna al giorno d’oggi gli incontri per aggiornare la situazione e programmare l’attività del nostro settore, anche con la Fiesa si possono fare online, evitando trasferte che prima richiedevano un impegno pesante in termini di tempo da dedicare”.

“Quello su cui dobbiamo intervenire, a seguito delle lamentele degli addetti del nostro settore è sicuramente la concorrenza sleale dei colossi del web che anche nell’alimentare si sta facendo strada ma anche il rispetto delle norme igieniche che dovrebbe riguardare anche quelli che vendono prodotti alimentari girando con il camion e si piazzano dove vogliono senza che vengano effettuati i controlli necessari da parte di chi dovrebbe”.

“In questi ultimi giorni – prosegue Alessi – si fa sempre più forte la convinzione che anche noi che operiamo in questo Annonario presto saremo costretti allo stesso destino annunciato dalle concessioni per i balneari. La scadenza di fine 2023 per il rinnovo automatico delle concessioni di spiagge private potrebbe riguardare anche tutti noi che da anni operiamo sul mercato, speriamo solo che ci venga detto qualcosa di certo senza dover sopportare un’agonia in attesa di decisioni imposte dall’alto”.

La riteniamo un’ingiustizia – dice – nei confronti di chi per anni si è costruito un lavoro ed ha investito tempo e denaro nella sua attività. Qui sul mercato sarebbe il caos dopo soli due anni che la struttura è stata completamente rifatta. Ci sono diversi spazi vuoti che vanno assegnati a chi ne ha i titoli e il diritto, e questa sarà una battaglia che ci vedrà pronti a combattere”.

Dopo 42 anni sentirsi un precario sembra proprio un controsenso…

“Sì, è proprio così – conferma Mimmo Alessi – per noi e per i balneari con i quali ho parlato e nessuno di loro, con la prospettiva di doversi giocare alle buste il rinnovo della concessione, pensa di investire nell’attività nei prossimi due anni. Che venga data la possibilità ad altri di poter operare in un settore che per anni è stato visto come un circolo chiuso è un altro discorso, giusto o sbagliato che sia. Quello che chiediamo è chiarezza sulle modalità e sulle tempistiche per evitare di affrontare spese su un’attività che tra due anni verrà probabilmente rilevata da altri”.