Donne e vino: Erica e la cantina storica Testalonga a Dolceacqua
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Oggi Sorsi e Morsi fa tappa a Dolceacqua, nella splendida cornice della Val Nervia.
Qui vengono coltivati da oltre cinquant’anni i vigneti della famiglia Perrino, soprannominata da generazioni “Testalonga“, da cui prende il nome la cantina.

Antonio ‘Nino’ Perrino inizia a vendemmiare nel 1961 nei vigneti di proprietà posti sui terrazzamenti delle colline di Dolceacqua, nelle zone di Arcagna e Casiglian, aiutando i genitori. Da qualche anno è la nipote Erica ad accompagnarlo nel lavoro di campagna come nelle lavorazioni di cantina, abbandonando la sua precedente occupazione per dedicarsi a tempo pieno alla produzione del vino.

In oltre 50 anni di vendemmie Nino “Testalonga” Perrino ha mantenuto inalterate la sua visione e il suo modo di lavorare: cura delle sue vecchie viti solo ed esclusivamente a mano, trattamenti solo in zolfo in polvere, fermentazioni spontanee senza controllo della temperatura e sosta per almeno 1 anno dei vini in vecchie botti da 500 litri prima dell’imbottigliamento.

Solo 5 botti di Rossese e 3 botti di Vermentino custodite nella sua cantina, tra i caruggi di Dolceacqua.

Il Bianco Testalonga nasce da uve Vermentino in purezza coltivate in Località Arcagna. Il vino non rientra nella DOC Riviera Ligure di Ponente in quanto la commissione non ritiene il colore ed altre peculiarità conformi al disciplinare; il motivo è che la macerazione viene effettuata sulle bucce di 5 giorni e lascia che il vino, il terroir e il millesimo plasmino il vino intervenendo il meno possibile.
La vinificazione del Rossese Dolceacqua prevede lieviti indigeni per la fermentazione senza controllo della temperatura, macerazione sulle bucce di 18 giorni e botti piccole usate e vecchissime per l’affinamento.