La rinuncia di proprietà dell’amico a quattro zampe è un fenomeno che è sempre più diffuso e di cui spesso si abusa.

Il comune di Dolcedo è sceso in campo per cercare di contrastare questo fenomeno, stendendo un regolamento ben preciso. Lo riportano questa mattina le pagine de Il Secolo XIX e La Stampa.

Liberarsi del proprio cane non sarà più così facile o perlomeno sarà una decisione che costerà cara. I Comuni spesso non dispongono di strutture sufficientemente adeguate ad ospitare tutti i cani abbandonati e randagi e per questo ci si deve rivolgere ad una struttura esterna.

Così, chi deciderà di rinunciare al proprio cane, stando al regolamento, dovrà pagare, contribuendo al mantenimento dell’animale.

Esonerate dal pagamento le situazioni più gravi come il decesso del proprietario senza eredi, animale confiscato, persone non autosufficienti o malattie gravi. In questi casi, oltre a non dover pagare nulla, sarà data la priorità nella lista di attesa.

Se invece la rinuncia dell’amico a quattro zampe sarà a causa di altri motivi il proprietario dovrà pagare 500 euro di anticipo all’ingresso in canile, una somma giornaliera sostenuta dal Comune per i successivi 3 anni e in caso di malattia le cure saranno tutte a carico del proprietario.