Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Alice Salvatore sui Cup.

“Ancora due settimane per la riapertura dei Cup, i centri di prenotazione di esami e visite mediche in tutta la Liguria – scrive Salvatore. La cosa non ci stupisce se vediamo nel complesso il pessimo comportamento e la gestione sconsiderata della Regione durante tutto il periodo del Covid.

Durante l’emergenza sanitaria la stragrande maggioranza delle vittime sono stati i poveri anziani abbandonati nelle RSA e nelle case di riposo, che sono al 50% a partecipazione della Regione che dunque aveva il dovere di controllare che cosa stesse succedendo, e invece se n’è infischiata. I medici e gli infermieri sono stati lasciati senza protezioni, si sono infettati e parecchi di loro sono morti.

Nel frattempo la Regione faceva i cartelloni con cui ringraziava gli infermieri (quelli che ora protestano perché non hanno soldi) e comprava gli spot Mediaset per dire che la Liguria “stava ripartendo”. Perché la priorità in una emergenza sanitaria è dare soldi al gruppo Mediaset.

L’enorme ritardo nella riapertura dei CUP è diretta conseguenza e prosecuzione di questa assurda e colpevole gestione. Mentre il presidente di Regione era impegnato e preoccupato di far riaprire i centri di addestramento degli uccelli, i maneggi e le discoteche, guarda caso tutti privati, nessuno si è adeguatamente preoccupato di fare riaprire i CUP per tempo.

L’assessore alla sanità, Sonia Viale, di solito pronta ad urlare con il suo foulard, adesso diserta i consigli regionali, non si fa sentire e non risponde, nemmeno quando operatori ed infermieri vengono in via Fieschi a protestare con i cartelli.

La realtà è che tutti i nodi vengono al pettine: la Regione ha continuamente fatto il giochino dello scaricabarile dando sempre e costantemente la colpa al Governo, ma quando sulla sanità, che è di piena competenza regionale, ha dovuto dare prova di efficienza, si è visto che si trattava come al solito di scuse.

Ce lo immaginiamo il presidente di Regione, senza poter piangere e dare la colpa ad altri, come fanno i bambini, tutto intento a cercare una giustificazione. Oppure si rifugerà nel discorso che va tutto bene, che la regione ha retto bene ed è tutto a posto. L’evidente negazione della realtà: come gli alcolisti che dicono che smettono quando vogliono. Cercheremo di avere risposte anche dall’assessore Viale, quando ritroverà la strada del consiglio regionale. Nel frattempo chiederemo continui aggiornamenti e i dettagli del piano previsto per recuperare le 100 mila richieste in sospeso e arrivare quanto prima ad una piena funzionalità del servizio CUP”.