Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale d’opposizione a Imperia, Luciano Zarbano.
“Un vecchio adagio goliardico afferma che tra le cose di infelice uso vi sono i “pettini per calvi”. A Imperia, negli ultimi mesi, sta accadendo qualcosa di molto particolare: stanno spuntando una quantità crescente di “pettini” collegati alla ciclabile. Si tratta di diramazioni laterali che si insinuano nelle strade urbane, restringendo carreggiate già critiche e generando nuovi potenziali punti di congestione del traffico.
La domanda che molti cittadini si pongono è semplice e concreta: era davvero questa la priorità? La scelta di disseminare ovunque queste strutture sembra che sia stata presa senza alcun collegamento con la quotidianità reale di chi vive e lavora a Imperia. Perché chi vive la città ogni giorno sa bene quali sono le necessità reali: riuscire ad accompagnare i figli a scuola senza restare imbottigliati nel traffico, arrivare al lavoro in orario, portare un familiare dal medico senza perdere mezz’ora per trovare un posteggio, o semplicemente sbrigare le incombenze quotidiane. L’auto diventa una necessità per potersi spostare anche quando non si è più giovani, quando si hanno problemi fisici o semplicemente quando la bicicletta non è un’opzione. In questi casi l’uso dell’auto non è un capriccio: è l’unica possibilità per far fronte alle necessità che la vita di tutti i giorni ci riserva, anche perché non esiste un servizio di trasporto pubblico in grado di rappresentare un’alternativa praticabile.
Creare nuove derivazioni ciclabili può avere senso se inserito in una visione complessiva della mobilità. Ma quando lo si fa senza considerare le priorità di una comunità viva, fatta di famiglie, lavoratori, anziani e persone con fragilità, allora il rischio è evidente: non migliorare davvero la città, ma scivolare in un ambientalismo di facciata, dove conta più apparire “green” che risolvere problemi concreti. E il confine tra la buona intenzione e il buonismo urbanistico è, come sempre, sottilissimo.
Imperia non ha bisogno di pettini per calvi. Ha bisogno di scelte lucide, utili, aderenti alla realtà quotidiana dei suoi cittadini”.







