Dieci anni di "Bistrot dell'Ulivo": la parola ai premiati delle passate edizioni
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Come ogni anno, durante il Bistrot dell’Ulivo, la manifestazione organizzata a Badalucco da Franco e Rossella Boeri, viene consegnato un attestato di stima e simpatia ad un’azienda del territorio che si è particolarmente distinta.

Giunto all’edizione numero dieci, l’evento di quest’anno ha premiato Silvia e Matteo Oliva, dell’Azienda agricola “La fontana dell’Olmo”. 

Presenti alla discussione sotto gli ulivi di sabato scorso anche i titolari delle aziende premiate nelle passate edizioni che, ad oggi, sono tutte rigogliose e in attività. Che il Bistrot dell’Ulivo porti fortuna? Tutti hanno sottolineato come sia comunque un importante e prestigioso biglietto da visita che aiuti la diffusione e la conoscenza delle piccole aziende.

Riviera Time, li ha incontrati, per capire come è cambiata la loro attività nel corso del tempo, a cominciare dai primi vincitori, Valeria e Fiorenzo dell’Azienda agricola “La cascina di Arzene” (pastorizia): “Grazie a Franco e Rossella abbiamo iniziato ad essere conosciuti da molta più gente e piano piano ci siamo ingranditi, siamo molto contenti di come sta andando il nostro lavoro”.

“Abbiamo sempre mantenuto le vecchie tradizioni di famiglia, ma abbiamo implementato l’attività, scrivendo libri e creando nuovi prodotti”, racconta Patrizia Cugge dell’ Antica distilleria Cugge (lavanda).

Anche Doriana e Romeo dell’Azienda agricola “Castellarone” (erbe officinali), hanno aumentato la loro attività, attirando molte persone: “Ci siamo evoluti e c’è sempre più interesse verso i nostri prodotti, c’è un grande riscontro. Molta gente vuole venire a vedere e conoscere il nostro stile di vita”.

L’attestato è stato consegnato anche al Consorzio Valle Argentina, rappresentato da Paolo Raibaudo: “Abbiamo unito la Valle e le attività in un sistema di turismo fatto di insieme, promuovendo il territorio, le attività agricole e le attività ricettive”.

Quattro anni fa, ad essere premiati sono stati Eros e Patrizia, del Consorzio Moscatello di Taggia, per aver riportato in vita il vino tipico della zona che stava scomparendo: “Abbiamo lavorato al recupero del Moscatello, insieme all’università di Tornino, al Cnr e ad altre dieci aziende, creando un’associazione di produttori. Tra poco apriremo un locale nel centro storico di Taggia. Da quando abbiamo ottenuto il riconoscimento, abbiamo moltiplicato le bottiglie“.

Dopo di loro, premiato il lavoro dell’Antica Distilleria Guglielmi, che ha ridato vita all’attività famigliare di distillazione di aranci amari e piante aromatiche.

Nel 2017 Daniele e Barbara dell’Azienda agricola “Poggio di Marò”, hanno ottenuto l’attestato di stima per la loro produzione di zafferano a Triora: “La produzione è aumentata e ci siamo ingranditi. Dopo il Bistrot il nostro nome ha iniziato a girare molto e a livello di vendita stiamo andando molto bene”.

A chiudere il cerchio sono stati Gianna e Massimo Caviglia, della omonima Azienda agricola ortofrutticola, vincitori dello scorso anno: “Noi facciamo orticoltura a km 0. Cerchiamo di migliorare sempre di più, con fatica ma con grandi risultati. Sicuramente il Bistrot è un bel biglietto da visita ed è una bella occasione per riunirci tutti”.