
Nel Palazzo comunale di Diano Marina, si è svolto lâincontro chiesto dalla Confcommercio del Golfo Dianese con il sindaco Giacomo Chiappori, lâassessore Barbara Feltrin e il vicesindaco Cristiano Za Garibaldi, in merito alla questione delle scuole e della revisione della Pianificazione urbanistica. Sono stati chiesti chiarimenti in merito allâoperazione che prossimamente proseguirĂ con una gara per lâassegnazione dei lavori di costruzione del nuovo plesso scolastico, i cui tempi di realizzazione non saranno brevi, ma anche in merito allâaggiornamento del Puc, che prevede che le medie strutture di vendita abbiano una superficie piĂš ampia, senza ricadere nelle grandi strutture. Questo permetterebbe, ad esempio, di aprire una media struttura di vendita nellâattuale complesso scolastico. Un âsupermercatoâ riservato ad un unico operatore commerciale, se non addirittura un âcentro commercialeâ.
Confcommercio, preoccupata per le conseguenze che tale operazione potrebbe avere sul tessuto economico di Diano Marina, ha chiesto che si prevedano giĂ a bando delle azioni di interesse e fruibilitĂ generale. Ă stato inoltre chiesto che il Comune si doti, con la massima urgenza, di un Piano commerciale comunale, strumento che consente alle Amministrazioni comunali, di concerto con le Associazioni di categoria dei commercianti maggiormente rappresentative, di stabilire criteri di programmazione commerciale e urbanistica, che abbiano lo scopo di assicurare la migliore qualitĂ dei servizi per il consumatore, nel rispetto della libera concorrenza. Il tutto in un contesto equilibrato, anche al fine di valorizzare le piccole imprese commerciali e tutelare la stabilitĂ del lavoro e dare valore al centro storico, mantenendo la tipicitĂ del luogo data dallâapporto dei negozi tradizionali.
Sottolinea la presidente di Confcommercio del Golfo Dianese Franca Weitzenmiller: âCrediamo che il Piano commerciale comunale sia lâunico mezzo per poter programmare lâofferta commerciale di una cittĂ e che in tal modo si possano valorizzare le tipicitĂ che solo i piccoli negozi di vicinato possono offrire e che caratterizzano in modo unico ogni cittĂ e borgo del nostro Paeseâ.