polizia diano marina

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto annuale 2020 del Comando di Polizia locale di Diano Marina.

Dati statistici dell’attività operativa svolta dal Comando nell’anno 2020:

UFFICIO INFORMAZIONI – FRONT OFFICE 1) migliaia di informazioni di carattere generale; 2) n.84 segnalazioni con richiesta di interventi a seguito anomalie e/o guasti alla pubblica illuminazione; 3) n.24 pratiche complete relative alle denunce di ospitalità cittadini stranieri, cessione fabbricati, ricezione atti, fascicolazione e trasmissione periodica delle stesse all’Autorità di Pubblica Sicurezza; 4) n.24 interventi diretti sulla gestione “Rivieracqua, sulla Squadra Tecnica comunale; 5) n. 298 accertamenti anagrafici e tributari,
UFFICIO SEGRETERIA DEL COMANDO 1) n.134 protocolli ermessvolgimento di azioni amministrative e burocratiche che consentono al personale della Polizia Locale e al personale Amministrativo del Corpo di P.L. di adempiere alla funzioni istituzionali, organizzazione dei servizi interni ed esterni con particolare riferimento alla fascicolazione, redazione e distribuzione degli atti procedurali relativi a manifestazioni turistiche, culturali o eventi di particolare complessità sia sportivi, sia civili, sia religiosi, svolgimento dell’attività di segreteria a supporto del Comandante; 2) n.378 pratiche istruite in riferimento ai rapporti di servizio; 3) n. 45 interventi di vigilanza e controllo itinerante in aree appositamente localizzate; 4) n.05 rilascio di pratiche complete di passi carrai; 5) n.103 Ordinanze del Responsabile del Servizio e/o del Sindaco in materia di circolazione stradale richieste da Ufficio Tecnico, Ufficio Turismo, Ufficio Verde Pubblico, Ufficio Tecnico Manutentivo e Privati (volantinaggio/benefit/politica); 6) n.22 pratiche istruite per le concessioni di suolo pubblico per cantieri edili di cui all’art.26 C.d.S. + n.3 pratiche respinte; 07) n.30 autorizzazioni ZTL/APU + n.28 volantinaggio + n.20 suolo pubblico breve – n.43 segnalazioni al gestore dei servizi di illuminazione pubblica; 08) n. 4 interventi di polizia sanitaria ASO-TSO – n.17 fascicoli istruiti per richieste danni al Comune.
OGGETTI SMARRITI 1) n.14 pratiche relative alla gestione di oggetti e/o cose smarrite: ricezione, catalogazione, custodia delle cose rinvenute, raccolta oggetti e/o documenti provenienti da privati, forze dell’ordine e da altri enti vari, attività di ricerca e restituzione ai legittimi proprietari, attività di avviso, spedizione agli aventi diritto, attività di visione da parte degli utenti, comparazione degli oggetti, comunicazione e affissione all’Albo.
UFFICIO VERBALI 1) n. 3942 infrazioni elevate al Codice della Strada accertate; 2) n.38 punti decurtati dalle patenti di guida; 3) n.00 fermi e sequestri amministrativi, 4) n.108 veicoli rimossi a seguito infrazioni 5) n.03 relitti di veicoli abbandonati rimossi e smaltiti; 6) n.2 sospensioni di patente + n.1 sospensioni di carta di circolazione; CONTENZIOSO STRADALE1) istruite n.05 pratiche relative ai ricorsi presentati tanto presso il GdP quanto presso il Prefetto.
UFFICIO AMMINISTRATIVO E PEG  1) mantiene costantemente contatti con l’Ufficio Ragioneria ed Economato per la fornitura di accessori di servizio, redazione/gestione vari capitoli di bilancio di competenza tecnica, cura e redazione-gestione P.E.G., controllo e gestione del P.E.G. del Settore Polizia Locale, n.47 Determine di impegno di spesa necessarie al funzionamento del Comando, con relativi provvedimenti di liquidazionedelle fatture e inserimenti AVCP e Amministrazione aperta, n. 24 fascicoli CUDE istruiti.
POLIZIA VETERINARIA gestione di tutti gli interventi di soccorso degli animali feriti e custodia dei cani randagi rinvenuti sul territorio comunale con procedura di ricovero.
POLIZIA COMMERCIALE / ANNONARIA 1) n.45 controlli su: S.C.I.A. aperture, subingressi, chiusure, accertamenti vendite speciali), 2) n.45 interventi diretti e controlli del mercato settimanale; 2) n.45 interventi in occasione di eventi commerciali sul territorio comunale (35 farmer market, 8 diano colleziona , 2 vendite straordinarie) n.4 indagini ed accertamenti “Affitti in nero” ai sensi della L.R. n.32/2014
ATTIVITA’ DI VIGILANZA NEI PLESSI SCOLASTICI predisposto un piano organizzativo di vigilanza a posto fisso nei pressi degli edifici scolastici di via Biancheri, Piazza Mameli e nei pressi dell’asilo nido di viale Matteotti .
CONTROLLI SUI SOGGETTI GRAVATI DA F.V.O. DALLA PROVINCIA DI IMPERIA E ALTRI INDIVIDUI DEDITI ALLA QUESTUA NEL TERRITORIO COMUNALE: 1) n.6 soggetti identificati 2) n.2 documenti di riconoscimento sono stati analizzati da parte di personale specializzato di questo Comando.
CONTROLLI SUI VENDITORI ABUSIVI – l’attività di contrasto al commercio abusivo, nell’anno appena trascorso ha registrato un notevole calo di venditori. Le pattuglie comunque, sia in uniforme che in abiti civili, in adempimento all’indirizzo politico dell’Assessore alla Polizia Locale Avv. Luigi Basso, quotidianamente hanno presidiato il territorio, ivi compresa la nuova stazione ferroviaria e tutti gli altri obiettivi sensibili. È motivo di orgoglio evidenziare che i vari progetti operativi quali ‘Spiagge sicure ed ‘E…State tranquilli, nonché le attività investigative effettuate con grande professionalità dai dipendenti della polizia locale dianese, hanno sconfitto il commercio abusivo –
POLIZIA AMBIENTALE Il sistema di raccolta RSU ha pienamente soddisfatto le esigenze della città. Il personale di polizia locale ha collaborato con profitto con gli operatori e funzionari dell’azienda incaricata. Da evidenziare le molteplici attività info-investigative mediante utilizzo di dispositivi di video- ripresa in dotazione al Comando e dal prezioso ausilio delle Guardie Ambientali dell’Accademia KRONOS.
POLIZIA DI COMUNITA’ n.5 attività di osservazione e analisi di alcuni particolari contesti familiari. Sono state accertate situazioni di profondo disagio sociale e si è proceduto con interventi finalizzati a sostegno delle fasce deboli in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Diano Marina
UFFICIO INFORTUNISTICA STRADALE n.21 incidenti stradali rilevati: con danni ai soli veicoli n.3, con feriti n.15, con lesioni ai sensi dell’art.590 bis c.p. n.2, conesito mortale n.1 POLIZIA GIUDIZIARIA n.36 CNR e informative varie – Eseguite n. 24 attività di PG coordinate dall’A.G.
POLIZIA EDILIZIA – Assetto del Territorio L’attività di contrasto agli abusi edilizi è sempre alta. Sono state verificate n.37 Ordinanze emesse dal Settore VII e sono stati controllati n.26 provvedimenti emessi dal Settore V. Ad oggi non risultano sottoposti a sequestro preventivo cantieri edili.
ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE 1) a seguito di Provvedimenti di Protezione Civile emessi dal Settore VII del Comune di Diano Marina sono stati eseguiti n.26 servizi di vigilanza dinamica – Costante monitoraggio del territorio, della rete stradale e dei corsi d’acqua – Monitoraggio dei bollettini meteo e delle allerte attivate dalla Regione Liguria, 2) Interventi straordinari sulla circolazione stradale e assistenza alla popolazione civile con l’ausilio di volontari nominati dal Comune e da Federalberghi
VIDEOSORVEGLIANZA piano di intensificazione e integrazione al servizio di video sorveglianza cittadino
SERVIZIO DI CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL COVID-19 n. 1755 ore di pattugliamento dinamico e statico dedicato al contrasto della diffusione del Coronavirus. n. 415 ore in servizio di Ordine Pubblico n. 756 persone controllate nei loro spostamenti in relazione ai provvedimenti governativi n. 6 segnalazioni all’A.G. n. 12 sanzioni amministrative

Ma la cronaca di quanto accaduto in questo ultimo anno 2020 non può ridursi ad un’arida elencazione di cifre e di interventi perché forse, ora, più che all’inizio di questa incredibile vicenda, ci rendiamo conto di essere entrati in un pezzo di storia mondiale che difficilmente verrà dimenticata. Ecco perché non si può prescindere dall’inserire nella presente relazione alcune impressioni personali, sensazioni e percezioni, che meglio possono descrivere non solo ciò che abbiamo fatto, ma il modo in cui abbiamo vissuto quei momenti. Lo stato d’animo con cui noi “operatori di strada” chiamati ad affrontare come Golia un “gigante sconosciuto” ma infinitamente piccolo, abbiamo agìto, consci che il minimo errore avrebbe potuto avere conseguenze anche letali.

SABATO 22 FEBBRAIO 2020 – È un sabato come tanti altri, anzi no: si respira l’aria frizzante della vigilia di Carnevale. Gli alberi di Corso Roma sono addobbati con dei grandi fiocchi colorati, le vie del centro sono affollate di gente: sono i turisti delle seconde case giunti in Riviera per il Corso Mascherato previsto per il giorno successivo. L’influenza “cinese” è una cosa lontana, che non riguarda questo piccolo lembo di Liguria, che vive di turismo, di feste, di mare e di aria pulita. Ma…ore 9.15 – alla nostra centrale operativa arriva una chiamata da Imperia Soccorso: c’è un sospetto caso di coronavirus a Diano Marina, un cinese che abita in centro ha la febbre alta e bisogna trasportarlo all’Ospedale di Sanremo, con le dovute precauzioni, per accertamenti. Ci chiedono di bloccare la strada per qualche minuto. Eseguiamo prontamente, ma senza allarmismi, non è il caso…Ma da quel momento tutto sarà diverso. C’è il rischio che venga sospeso il Carnevale e ci sembra un dramma, dopo tutta la fatica fatta dai volontari della Famja Dianese. E invece no. Nel tardo pomeriggio l’allarme rientra: si tratta di una banale influenza come ce ne sono tante in questo periodo…

DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 – Il Carnevale inizia con la scorta dei carri e il transennamento dell’area… Un bagno di folla e di coriandoli, l’allegria dei bambini festanti, la banda musicale, le foto ricordo, gli scherzi, i sorrisi, gli abbracci…e il nostro servizio impeccabile e collaudato da anni…Arriva la sera e come una doccia fredda la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado…L’ordinanza da notificare…sembra solo una chiusura temporanea, di pochi giorni…si comincia a parlare di “Emergenza Coronavirus”: gli adulti hanno un’aria interrogativa e i bambini sono felici di continuare la vacanza…non immaginano che sarà solo l’inizio di una lunga serie di rinvii e che non rivedranno più, per tutto l’anno scolastico, le loro aule. Con la medesima ordinanza regionale vengono sospese anche tutte le manifestazioni pubbliche “in via cautelativa” anche se non ci sono ancora casi conclamati di coronavirus, per lo meno in Liguria, mentre in Lombardia e in Veneto si parla già di casi accertati.

GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2020 – Il Sindaco dispone una ricognizione in via riservata negli alberghi cittadini per monitorare la provenienza degli ospiti ed accertare se ve ne siano delle zone a rischio. E noi immediatamente ci attiviamo. All’epoca le notizie sono contraddittorie: alcuni fanno previsioni catastrofiche, altri minimizzano affermando che sarà un’influenza come tutte le altre. Il nostro lavoro continua con la solita routine: ordinanze di traffico, cantieri aperti, viabilità e controlli sui divieti di sosta fino alla …

NOTTE TRA IL 4 E IL 5 MARZO 2020 – Il Sindaco è a Roma per un impegno istituzionale ma è in costante contatto con il Direttore Generale dell’Asl Imperiese e con il nostro Comando. Due turisti sono risultati positivi al Covid 19. Fanno parte di un gruppo di trentadue persone provenienti dalla Lombardia e sono ospiti dal 22 febbraio in un noto hotel cittadino. È quasi mezzanotte quando arriva la conferma: occorre intervenire immediatamente per isolare l’hotel, proprietari compresi. Bisogna fare presto affinché il contagio non si diffonda…La mezzanotte è passata da tre minuti quando il sottoscritto, nella sua qualità di Comandante del Corpo di Polizia Locale comunica il provvedimento ai titolari dell’albergo, sulla scalinata di ingresso dell’hotel indossando una mascherina di fortuna e un paio di guanti monouso trovati per caso in fondo ad un cassetto.

GIOVEDÌ 5 MARZO 2020 – È una giornata convulsa e interminabile. Siamo sotto i riflettori: il primo caso di coronavirus in provincia di Imperia è qui a Diano Marina. Siamo entrati nella storia …e non lo sappiamo ancora. Ci sono molte cose da fare, occorre assicurare un pasto caldo agli ospiti dell’albergo e organizzare il loro trasferimento, visto che l’hotel rimarrà chiuso ad oltranza. La Casa di Riposo mette a disposizione del cibo caldo e sarà nuovamente il Comandante con la Protezione Civile a lasciarlo lì sulla porta di servizio in quanto è pericoloso accedere all’interno. Si respira un’aria irreale, immobile, c’è un senso di vuoto e di sgomento, si vive in un tempo sospeso. I rari passanti evitano la zona peraltro presidiata dal nostro personale e dalle altre forze dell’ordine. È tardo pomeriggio e piove a dirotto quando su di un pulman turistico condotto da un’autista che pare un astronauta, gli ospiti vengono allontanati dall’hotel e ricondotti ai luoghi di provenienza. La loro vacanza finisce così con un uggioso saluto dal finestrino e una raffica di foto scattate dai cronisti della carta stampata. Non è stato semplice risolvere una situazione così delicata in poche ore ma grazie all’abile regia del Sindaco e di alte autorità regionali ci si è riusciti. L’albergo chiuso e buio ha un aspetto spettrale. Sulla scalinata rimane solo un gatto accovacciato, noncurante di tutto questo silenzio.

Nei giorni successivi altri casi si verificano in altri hotel. Molte persone si ammalano e non si capisce bene se si tratti di influenza o di qualche cosa di diverso. La situazione diventa drammatica quando nella serata di lunedì 9 marzo viene dato l’annuncio che tutta l’Italia è “Zona Rossa”: siamo in piena pandemia.

MARTEDÌ 10 MARZO 2020 – Dopo un’attenta valutazione dei fatti ed un consulto con l’Amministrazione Comunale, il mercato settimanale viene sospeso. Gli ambulanti rimandati a casa. I negozi hanno tutti le serrande abbassate tranne i supermercati davanti ai quali si formano lunghe code di persone. I bar restano aperti fino alle 18.00 ma sarà questione di pochi giorni e poi chiuderanno definitivamente anche loro. Viene imposto di non uscire di casa se non per motivi eccezionali: salute, stato di necessità, motivi di lavoro. Per noi cominciano una serie di incombenze che mai avremmo immaginato. Nei giorni successivi, con il progressivo lockdown il palazzo comunale viene presidiato dal nostro personale munito di termolaser per il controllo delle persone, peraltro rare, che desiderano accedere agli uffici. La gente è smarrita, il centralino è impazzito …arrivano le richieste più disparate…si legge negli occhi dei pochi utenti che giungono personalmente lo sconcerto, misto ad un senso di paura e stupore. Progressivamente ci vediamo costretti a sostituirci di fatto ad altri uffici comunali, pur non avendone le competenze specifiche. Il nostro compito in questi momenti è quello di dare comunque e sempre una risposta, di rassicurare, di diffondere sicurezza e certezze nelle persone che le hanno perse, talvolta assieme al lavoro. Nel frattempo, e siamo alla metà di marzo, vengono rinviate a data da destinarsi tutte le manifestazioni sportive previste, pure la Classicissima di primavera, la Milano- Sanremo, che avevamo già preparato ed organizzato “sulla carta” con la consueta cura e competenza, così come tutti i mercatini e gli incontri turistici, culturali e folkloristici, Aromatica e il Festival del folklore per citarne due significativi. Il codice della strada è solo un ricordo…le strade sono deserte, non ci sono più incidenti stradali e neppure infrazioni da rilevare, i cantieri e l’edilizia residenziale sono tristemente fermi e tutto l’ambiente è avvolto in un irreale sinistro silenzio. Più passano i giorni e più i controlli si fanno serrati. Ora il timore non è più il “cinese”, ma il “piemontese” o il “lombardo della porta accanto”, il quale, allontanandosi dal proprio paese, si rifugia nella casa al mare, sia essa di proprietà o in affitto. La paura serpeggia incontrollata tra la popolazione e parole come: contagio, coronavirus, amuchina, quarantena, Covid-19, diventano all’ordine del giorno nei discorsi della gente, mentre dai balconi spuntano lenzuola dipinte con arcobaleni e bandiere tricolori quali segni di speranza ed unità. Pattugliare strade deserte, aree pedonali senza pedoni, intere frazioni sommerse nel verde cresciuto rigoglioso in questo anticipo di primavera, non basta più…occorre qualcosa di meglio e di più tecnologico ed efficace: il drone, che ci permette di monitorare, grazie alla gratuita e preziosa collaborazione del nostro tecnico di fiducia, anche gli angoli più remoti del territorio e allora…

MERCOLEDÌ 18 MARZO 2020 – Si iniziano i controlli anche con l’ausilio di tale strumento, in un silenzio assordante rotto solo da qualche colpo di tosse proveniente dalle case circostanti.

SABATO 21 MARZO 2020 – Bentornata Primavera! Anche se dentro di noi è ancora inverno. I malati aumentano in via esponenziale e purtroppo si registrano i primi decessi…persone conosciute, amici, presenze della città che fa male al cuore non poter salutare per l’ultima volta portando la mano alla visiera. Anche il nostro servizio di viabilità alle cerimonie funebri è stato soppresso in quanto i funerali non si fanno più in “tempo di Covid”. Ci coglie una tristezza infinita sapere che quella dolce anziana suorina non pregherà più per noi…ci chiamava “gli angeli custodi della città” quando ci vedeva in servizio davanti all’asilo. Ci rattrista passare davanti a quel bar dove il titolare, gentilissimo, ci voleva sempre offrire un caffè quando eravamo di pattuglia nella zona dei Ponti Rossi. Ci mancherà anche il saluto gioviale del ristoratore del centro e quello più sommesso e timoroso dei vecchietti, che con lentezza, si riposavano sulle panchine. Tutti scomparsi, volati via in un attimo, cancellati da una pandemia senza precedenti. Ma oggi è anche il giorno della Milano – Sanremo e così all’ora del passaggio quasi senza accorgercene, ci ritroviamo in postazione davanti alla Chiesa a fare il “controllo radio” in quel silenzio irreale che precede il transito dell’allegra e veloce carovana colorata dei ciclisti. Ma si tratta di una finzione: i ciclisti non passano quest’anno, l’Aurelia è terribilmente deserta e di tifosi neppure l’ombra.

DOMENICA 22 MARZO 2020 – Questa e le domeniche a venire saranno caratterizzate da un senso di vuoto e di deserto: tutti restano a casa solo noi stiamo fuori a pattugliare la città. Le rare auto in transito sono quelle degli operatori sanitari o delle forze dell’ordine che rientrano dai turni di lavoro. Uscire è pericoloso …Bisogna proteggersi per evitare il contagio…ognuno di noi si attrezza come meglio crede, anche se l’Amministrazione ci ha fornito prontamente di dispositivi di protezione. Inoltre arriva un commerciante cinese e ci regala una scatola di gel disinfettante…lo lascia lì sulla porta del comando sussurrando in un buffo italiano:” Grazie per quello che state facendo per tutti noi” e scappa via veloce…strappandoci un malinconico sorriso. Anche le prime mascherine, che alcuni di noi terranno come ricordo, ce le ha regalate un artigiano…sono quelle da “muratore” ma dicono che vanno bene lo stesso: quelle chirurgiche sono introvabili ovunque, anche in farmacia…e ci si arrangia come si può… La Regione Liguria ne distribuisce uno scatolone a tutti i comandi di polizia locale, ma bisogna andare a prenderlo a Genova…un giro di telefonate e i colleghi di Bordighera ritirano anche il nostro: la solidarietà non ha confini territoriali, siamo veramente tutti nella stessa barca. A proposito di confini, siamo sempre più isolati: taluni non possono più andare neppure al supermercato che dista pochi metri da casa, ma che, per ironia della sorte, è situato nel comune limitrofo. Carabinieri e Protezione civile eseguono controlli accurati sul piazzale di ingresso. I decreti che si susseguono e prorogano il lockdown sono sempre più restrittivi e severi. Anche noi siamo divisi, per evitare che il contagio ci raggiunga tutti con conseguenze disastrose… giunge notizia che in altre parti d’Italia interi nuclei di polizia locale siano stati posti in quarantena. Si decide di scorporare il Comando. Viene individuata una stanza nel palazzo del comune dove tre di noi avranno la loro sede/spogliatoio provvisoria, un’auto di servizio a disposizione e il necessario per procedere autonomamente in caso di chiusura per Covid della sede centrale. Le due aliquote operative devono comunicare tra loro solo via telefono. È severamente vietato incontrarsi…e questo isolamento forzato ci pesa un po’.

LUNEDì 23 MARZO 2020 – Iniziano le “Pattuglie Covid O.P.” un servizio di ordine pubblico coordinato dalla Questura di Imperia. Viene abbattuto il limite territoriale che per anni ha contraddistinto il nostro lavoro: possiamo anzi “dobbiamo” uscire dai confini del territorio comunale per eseguire dei check point all’uscita del casello autostradale di San Bartolomeo al Mare oppure sulla via Aurelia a Cervo, senza problemi…e paradossalmente proprio nel momento in cui ogni singolo cittadino vive in una sorta di “arresti domiciliari” nella propria abitazione e le uscite sono sempre più limitate e soprattutto proibite fuori dal territorio. Durante l’attività, si controllano i veicoli che escono dal casello o che transitano sull’Aurelia, vengono controllati gli spostamenti delle persone e le loro autocertificazioni.

Oltre ai controlli sulle strade iniziano i controlli nelle case. C’è il fondato sospetto che i “forestieri” arrivino di notte con il favore delle tenebre…e per questo motivo cominciamo a controllare e monitorare le seconde case, i cortili, i balconi, le finestre. È una “caccia al turista” alla rovescia…stiamo vivendo una situazione assurda. Per anni si accoglievano i vacanzieri con solerzia e gentilezza, si organizzavano eventi di ogni tipo per attirarli in Riviera ed ora invece…il centralino del Comando sembra incandescente…sono le “vedette del condominio” che ci segnalano tutti i rumori e le anomalie del loro palazzo, sollecitate a farlo dagli amministratori dei loro immobili che si sono subito messi a disposizione, perché la posta in gioco è troppo alta e non è il momento di scherzare o fare i furbi. Segue un lungo periodo di controlli spasmodici negli appartamenti e di appostamenti anche notturni, perché di notte si vede meglio se una casa è abitata: le luci interne tradiscono le presenze.

Il mese di marzo si chiude ed inizia quello di aprile che non si discosta dal precedente se non per il fatto che ormai da troppo tempo tutto è desolatamente deserto ed immoto. Gli alberghi sono tutti chiusi da tempo e l’immobilità forzata comincia a farsi sentire anche a livello economico. Le dispense degli hotel sono piene di cibo ormai in scadenza e il presidente degli albergatori ha un’idea che si rivelerà brillante: decide di mettere a disposizione le derrate alimentari, che andrebbero sprecate, a favore dei “poveri da Covid”, ossia di coloro che ormai da mesi non hanno più un lavoro e non si sa se e quando potranno tornare ad averlo (ma intanto hanno l’affitto e le bollette da pagare, i figli da mantenere e le rate del mutuo da onorare). Grazie ad un gruppo spontaneo di volontari coordinati da una responsabile nominata direttamente dal sindaco, alla Protezione Civile e a noi che ci facciamo parte diligente per organizzare il tutto, il Palasport viene trasformato in un centro di distribuzione di pacchi alimentari. Ce n’ è per tutti: famiglie numerose e no, comunità, single e persino celiaci. Alcune derrate alimentari le portiamo pure a domicilio per coloro che non osano fare la fila lì fuori, e così anche chi è in piena crisi economica può trascorrere almeno i giorni di Pasqua un po’ più serenamente.

GIOVEDÌ 9 APRILE 2020 – Procediamo con dei controlli notturni nelle villette delle frazioni … è il giovedì santo, ma non si sente aria di Pasqua: niente via crucis per le vie cittadine, niente funzioni…e neppure si sente aria di vacanza, anzi i bambini cominciano a stufarsi di stare a casa e rimpiangono la scuola, lo sport, i giochi all’aperto. Anche la passeggiata a mare è vietata e non parliamo della spiaggia…nessuno può andare lì anche se le giornate di questa primavera sono calde ed invitanti. Nei fine settimana per controllare il litorale fino ai confini con San Bartolomeo al mare ci vengono in aiuto gli osservatori ambientali, un gruppo di volontari nati per i controlli sulla corretta osservanza dell’ordinanza sui rifiuti solidi urbani e riconvertiti nell’emergenza in “ispettori anti-contagio”. Vengono organizzate delle pattuglie miste: quattro occhi vedono meglio di due. Sono solerti, educati, professionali: grazie di cuore per il loro contributo.

DOMENICA 12 APRILE 2020 – È la domenica di Pasqua in una città vuota e soleggiata con un mare da cartolina e le colline in piena fioritura. Sarebbe stata una stagione favolosa a livello turistico, se non ci fosse stato il Covid.

MERCOLEDÌ 22 APRILE 2020 – Presso il Palasport vengono ritirati libri, vestiti e giochi per bambini da donare alle famiglie meno fortunate…L’iniziativa nasce da alcune mamme che, data la forzata chiusura di ogni attività lavorativa, nel fare con calma il cambio degli armadi, si rendono conto di quanta roba nuova non sia quasi mai stata usata o indossata dai propri figli. Nasce così l’”Atelier dei bimbi” che, grazie all’impegno di alcune volontarie coordinate dalla loro responsabile, rendono felici ogni settimana numerosi bambini e sollevano tante famiglie provate dalla “pandemia economica”. Abbiamo assistito solo alle prime fasi dell’iniziativa, che continua tuttora, in quanto non vi sono stati problemi di sorta. La differenza tra le famiglie che donano e quelle che ricevono è sostanziale. Chi dona arriva sorridendo con gli occhi, con guanti, mascherina e il passo baldanzoso e sicuro e se ne va in fretta, quasi non volesse farsi riconoscere, dando un ultimo sguardo malinconico alle cose dei propri figli che ha lasciato lì per far felici altri bambini. Chi riceve arriva con gli occhi tristi, spesso non ha neppure i guanti e così noi ne abbiamo consegnato una scatola alla coordinatrice delle volontarie, da mettere a disposizione dei “suoi clienti”. Chi riceve, si guarda intorno smarrito, poi comincia ad osservare gli stand ove sono esposti i capi di abbigliamento o i giochi o i libri e si stupisce di quanta roba nuova ci sia. Nessuno va mai via a mani vuote. Se ne vanno lentamente con gli occhi sorridenti e con le mani occupate da borse e pupazzi.

SABATO 25 APRILE 2020 – Anniversario della Liberazione, senza corteo, senza orazione, senza spettatori…Solo un saluto militare alla presenza del Sindaco e, dalla lapide, un mazzo di fiori reperito non senza difficoltà dall’Amministrazione comunale. A ricordo. Sarebbe stato un ponte magnifico con le spiagge affollate e invece…ancora tutti a casa in un clima sospeso e irreale, aspettando la parziale riapertura del 4 maggio. Nel frattempo continuano i “controlli sanitari” sulla popolazione per verificare che i nominativi degli elenchi (i cosiddetti “pazienti Covid” e i loro “contatti”) rispettino la quarantena.

LUNEDÌ 4 MAGGIO 2020 – Primo giorno di riapertura per alcune attività: sembra una festa, anche se persone in giro se ne vedono poche. I commercianti puliscono, disinfettano, sanificano, spostano mobili, tolgono sedie, aggiungono plexiglass, insomma si preparano ad una ripartenza che tarda ad arrivare. Nel frattempo le sale di rianimazione si svuotano, qualche paziente torna a casa, qualcun altro si vede in giro, pallido, emaciato, ma vivo. Il suono acuto delle sirene delle ambulanze non è più così frequente…il nemico invisibile non è ancora sconfitto, ma siamo a buon punto. Nei giorni successivi la Regione Liguria anticipa un po’ le riaperture …c’è un sottile entusiasmo nell’aria…Si riapre qualche cantiere …ricominciamo a rilevare qualche incidente stradale …indice una volta tanto di ritorno alla normalità.

SABATO 9 MAGGIO 2020 – È in questo clima di cauto ottimismo che viviamo uno degli episodi più drammatici dell’intera vicenda. Tutto si svolge in maniera repentina, come in un film d’azione, che a pensarci dopo, vengono i brividi…In tarda mattinata arriva la solita chiamata alla centrale operativa, ma questa volta la cosa è seria: MASSIMA ATTENZIONE un “paziente Covid” sottoposto a libertà vigilata e psichicamente labile si è allontanato arbitrariamente dalla struttura sanitaria ove era ricoverato. È pericoloso sia per il suo stato di salute mentale sia per quello fisico, date le circostanze potrebbe contagiare qualcuno. Manca poco a mezzogiorno quando il ricercato viene individuato da una nostra pattuglia in piazza Papa Giovanni XXIII, che viene subito circoscritta, al fine di impedire agli ignari passanti di entrare in contatto con il fuggitivo. Anche i due negozi, tra cui un minimarket, regolarmente aperti, vengono fatti chiudere frettolosamente. Potrebbe rifugiarsi lì e sarebbe la fine…Sembra di essere i protagonisti di una scena di un film apocalittico …ma purtroppo è tutto vero. Il nostro Comandante in abiti civili gli si avvicina per guadagnare la sua fiducia e chiedendogli se ha bisogno di aiuto. Il paziente Covid, dapprima diffidente, si lascia andare poi ad una lunga conversazione e infine, ignorando la sua professione, gli chiede di indicargli la strada per andare alla stazione: vuole prendere un treno per tornare a Genova. Gli viene indicata la via che porta al cimitero cittadino e descritto l’ingresso del camposanto come se fosse il luogo da lui richiesto. Il fuggitivo si dirige lì… lo stratagemma ha funzionato: è una zona isolata, sarà più facile bloccarlo e meno rischioso per la popolazione. Una pattuglia lo segue a distanza e nel frattempo viene allertato il 112nue per effettuare il ricovero con i dovuti dispositivi di sicurezza. Vestiti come astronauti e dopo averlo isolato scortiamo a sirene spiegate l’ambulanza che lo trasferisce al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imperia. Solo successivamente, quando veniamo sottoposti alle operazioni di sanificazione personale, ci rendiamo conto del pericolo che abbiamo corso. È andata bene, questa volta. Numerosi dianesi ci fanno pervenire la loro vicinanza e gratitudine con messaggi e telefonate di plauso. Missione compiuta, ma non finisce lì.

MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2020 – Ripensandoci con attenzione, realizziamo che qualcuno di noi, in particolare il Comandante, ha avuto contatti ravvicinati con il paziente covid fuggito dalla clinica…Ci sottoponiamo pertanto al test sierologico che dà esito negativo per tutti, tranne uno: il Comandante risultato positivo al Covid 19, contratto però non recentemente durante l’ultimo intervento, ma ai primi di marzo forse nella “notte dell’Hotel Paradiso” o nel giorno successivo, durante le operazioni di evacuazione degli ospiti dalla struttura. La buona notizia è che non ha contagiato alcuna persona visto che tutto il personale del Corpo è risultato negativo e che, avendo sviluppato gli anticorpi, ha dato la propria disponibilità per donare il plasma. Si parla di vaccino, di nuove cure, e l’ultima quindicina di maggio trascorre così tra speranze e calo dei contagi.

MARTEDÌ 9 GIUGNO 2020 – Così come si era chiuso, piano piano si riapre. Corso Roma, il salotto buono della città ricomincia a rianimarsi, almeno nelle ore centrali. Tuttavia qualche serranda rimane irrimediabilmente abbassata fino a quando non è dato sapere. Il mercato rallegra di nuovo con i suoi colori il martedì mattina, anche se i banchi sono pochi e i generi in vendita pure. Il tempo impiegato nelle riunioni con le associazioni di categoria per garantire la sicurezza sta dando i suoi frutti Non c’è affollamento. Diano sta alle regole. Diano obbedisce. Diano riprova, lentamente, a risalire la china. Guanti e mascherine non mancano più nelle borse delle signore. Anche su questo argomento, interviene il nostro “occhio vigile” e discreto: qualcuno le indossa male …non servono sotto il mento…. i giovani e gli anziani sono gli “irriducibili della trasgressione” mentre i bambini la ostentano quasi fosse un nuovo gioco e la “fascia di mezzo” non capisce ma si adegua rassegnata alle circostanze. Anche noi al Comando in questo periodo utilizziamo presidi più leggeri…il caldo si sta facendo sentire e respirare diventa sempre più difficile…

LUNEDÌ 15 GIUGNO 2020 – Ci si prepara per l’estate: riaprono gli stabilimenti balneari e con molta cautela arrivano i primi turisti. Ognuno si organizza come può e anche noi ci attrezziamo per affrontare la “stagione”. Sappiamo che sarà indubbiamente diversa da quelle precedenti. “Distanziamento sociale” e “divieto di assembramenti” sono le parole d’ordine. Sappiamo che sarà dura far rispettare queste regole apparentemente così semplici …molto più dura che far osservare il codice della strada…

LUGLIO AGOSTO 2020 – L’estate vola tra comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica in videoconferenza e manifestazioni turistiche (poche per la verità) Non si svolgono: la tradizionale Infiorata del Corpus Domini, la processione del Carmelo, i fuochi d’artificio e la Milano-Sanremo in un primo tempo rinviata al 6 di agosto, tra polemiche, riunioni ed accese discussioni, viene dirottata sulla statale 28.In compenso le spiagge si riempiono di turisti e l’argomento delle conversazioni sotto l’ombrellone è sempre lo stesso : il Covid, la crisi, il lavoro che non c’è, i conoscenti che quest’anno non sono tornati perché alcuni di loro non ci sono più, il Covid ha colpito duramente. In questi mesi c’è comunque voglia di vacanza e un cauto ottimismo avvolge il Golfo dianese. Il nemico invisibile sembra battuto, sconfitto…le sale di rianimazione sono vuote, si fanno progetti, si lavora per cercare di salvare il salvabile e quello che lo scorso anno sembrava vietato ora diventa lecito: per aiutare gli esercenti i dehors vengono ampliati gratuitamente…le mascherine sono obbligatorie solo all’interno dei luoghi pubblici chiusi o all’aperto in caso vi siano una moltitudine di persone…sulle spiagge si vedono pochissimi venditori abusivi di merce, cosa impensabile solo un anno fa. Le persone usano meno l’auto e i nuovi parcheggi sull’ex sedime della ferrovia, fortemente voluti dall’Amministrazione comunale, sindaco e vice sindaco in primis, hanno creato un polmone indispensabile per la rotazione delle soste dei veicoli. Si nota una maggior consapevolezza negli utenti. Tuttavia qualcuno ci prova ad eludere i controlli… È il caso dei saltimbanchi che radunano in piazza proprio davanti al Comando un nugolo di bambini per uno spettacolino di strada. Lo spettacolo non si fa: non è possibile…non ci sono le condizioni. I bambini vanno via in fretta come sono arrivati, il giocoliere raduna lentamente i suoi attrezzi mogio mogio e a noi operatori di questa ingrata pandemia rimane un po’ di amaro in bocca. I controlli anticovid si protraggono per tutto il periodo anche sull’arenile e sui moli ove i turisti si ammassano maggiormente. Calano pure le rimozioni dei veicoli: non essendoci manifestazioni mercatini ed eventi il servizio è ovviamente molto cambiato ed è tutto concentrato sulla prevenzione al contagio da Covid-19 .A fine luglio chiude i battenti anche l’Atelier dei bimbi: il Palasport serve per gli allenamenti distanziati delle squadre e non c’è più una necessità così impellente di aiutare le famiglie numerose e disagiate: gli alberghi sono tutti aperti e c’è bisogno di manodopera ai piani e nelle cucine…i “poveri da Covid” riescono così a sbarcare il lunario e i piccoli giocano allegri con le bici, i pupazzi e le magliette dei loro amichetti sconosciuti più fortunati. E tra un controllo in spiaggia e un posto di blocco si arriva al

MERCOLEDÌ 16 SETTEMBRE 2020 – Le scuole sono appena iniziate quando accade un fatto che getta nello sconforto la comunità dianese. Un giovane noto meccanico del posto viene colto da malore nella sua officina nel centro di Diano. Subito scattano i soccorsi e vengono attivate le procedure d’emergenza. Siamo ancora noi tra i primi ad intervenire, bloccando la strada per agevolare l’intervento dell’elicottero Grifo, giunto immediatamente, ma durante le fasi concitate dell’operazione purtroppo l’uomo non ce la fa e muore. Mentre il rumore del mezzo si fa sempre più lontano, rimaniamo attoniti e muti davanti ad una tragedia più grande di noi.

NOTTE TRA GIOVEDÌ 1 E VENERDÌ 2 OTTOBRE 2020 – Non c’è pace quest’anno neppure per il maltempo…sembrava il solito nubifragio autunnale e invece non è così alcuni turisti di camper che sostavano nei pressi della strada a mare vengono fatti sgomberare prima che sia troppo tardi. Vengono tenuti sotto osservazione i corsi d’acqua collaborando con la protezione civile dianese. Si verificano alcuni smottamenti ma tutto sommato la lunga notte di paura non fa registrare ingenti danni. In altre località sapremo poi che è andata molto peggio. Per fortuna nei giorni successivi la situazione si normalizza. Di covid-19 si parla un po’ meno tuttavia

NOVEMBRE 2020 – I casi aumentano nuovamente e il governo dispone un altro lockdown differenziato per regioni e la chiusura di alcune attività per essere pronti ad affrontare le feste di Natale in sicurezza. Si ricomincia a lottare con zone rosse, arancioni e gialle in un’Italia spezzettata a colori.

DICEMBRE 2020 – Purtroppo qualche persona viene a mancare, alcuni si ammalano e i contagi dilagano nuovamente. La temuta seconda ondata è già qui come il “Natale non Natale” di quest’anno 2020: in una città piena di luci , vuota di persone e di veicoli… e nella Notte santa solo il bagliore dei lampeggianti blu delle auto di servizio a illuminare il cammino dei rari utenti della strada.

Finisce così un anno che ha cambiato la vita di tutti noi.

Primo Commissario Mistretta Franco
Sovrintendente capo Goina Paolo
Sovrintendente capo Moriconi Marco
Sovrintendente capo Setti Maurizio
Sovrintendente capo Di Falco Corrado
Sovrintendente capo Zeccola Massimo
Sovrintendente capo Ferro Vincenzo
Sovrintendente capo Ranise Vittorio
Sovrintendente capo Risso Fabrizio
Sovrintendente capo Lisco Giandomenico”.