mostra Dimensione atemporale

L’Assessorato per i Beni e le Attività Culturali del Comune di Diano Marina in collaborazione con la Civiero Art Gallery è lieto di presentare, al Palazzo del Parco di Diano Marina, la mostra “Dimensione atemporale”, bipersonale di due grandi artisti del panorama artistico italiano ed internazionale come Pablo Atchugarry e Bruno Munari che annoverano esposizioni in alcuni fra i più importanti musei del mondo. Munari ha esposto, fra gli altri, al MoMA di New York nel 1954 e al National Museum of Modern Art di Tokyo nel 1960, Atchugarry al Museo Brasileiro da Escultura a San Paolo nel 2015 e, fra gli altri, al Palazzo Ducale di Genova nel 2019 ed al Palazzo Reale di Milano nel 2021.L’ordine, l’equilibrio, l’armonia della composizione attraverso linee ben precise sono elementi essenziali nell’opera dei due artisti.

Il sentimento di Atchugarry e Munari di fronte all’opera d’arte è una sorta di stupore. Per Munari lo stupore dell’arte è racchiuso negli oggetti che lo circondano e nel mondo dell’infanzia che è fonte di ispirazione per molte sue opere. Per Atchugarry è la necessità di misurarsi con opere che hanno del sovraumano per ardimento e dimensioni monumentali.
C’è chi scrivendo di loro ha parlato di eternità, intendendo che le loro opere non sono soggette al tempo che passa, collocandosi in una dimensione atemporale. Munari ha speso la sua vita a esplorare differenti espressioni artistiche seguendo unicamente la propria inesauribile fantasia.

Per Atchugarry è la sfida con la materia e l’impossibile dimensione di alcune sue opere monumentali a collocarlo fuori da qualsiasi movimento artistico contemporaneo.

Sebbene scolpite da grandi blocchi di pietra le sculture di Atchugarry sono fragili, morbide, fluttuanti, aeree, tutt’altro che solenni e pesanti.

In mostra saranno esposte sculture in marmo statuario di Carrara e opere in bronzo smaltato che, attraverso il colore, esalta le linee delle sculture dell’artista uruguaiano.

La morbidezza delle opere di Atchugarry dialogherà, in questa esposizione, con il rigore dei “Negativo/Positivo” di Bruno Munari, composizioni di forme geometriche colorate rappresentate in maniera tale da non avere né sfondo né primo piano. L’artista gioca con la percezione visiva di chi guarda, ogni singolo occhio prediligerà una forma sovrastante sulle altre.

A completamento della mostra alcune opere appartenenti alla serie delle “Curve di Peano”, uno dei massimi esempi della riflessione di Munari sul quadrato, in perfetto equilibrio tra il rigore scientifico (facendo riferimento al teorema del matematico piemontese Giuseppe Peano) e spirito artistico, inserendo, nella rappresentazione geometrica del teorema, l’elemento del colore.