lupo

Un episodio che riaccende il delicato dibattito sulla convivenza tra uomo e lupo. A Diano Gorleri, frazione collinare di Diano Marina, una famiglia ha ritrovato un capretto, allevato come animale da compagnia, sbranato da un lupo nel proprio terreno, a circa 20 metri dall’abitazione. Il fatto è avvenuto a circa un chilometro e mezzo dal mare.

“Era cresciuto con noi, il nostro Bibì, allevato con amore come animale da compagnia. La zona era tutta recintata. Non è normale che a un chilometro e mezzo dal mare si debba temere la presenza dei lupi”, hanno raccontato i proprietari.

Riviera Time nel Golfo Dianese aveva già raccolto la testimonianza di Alice Ardoino, allevatrice di cavalli bardigiani e pony nella sua azienda agricola di Villa Faraldi, dove i suoi pony erano stati sbranati da più lupi.

Lupi in provincia di Imperia

Il caso si inserisce in un contesto più ampio: negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di avvistamenti di lupi nella provincia di Imperia. A inizio aprile, due esemplari sono stati fotografati in pieno giorno in via Santa Lucia, a Diano Marina.

Il sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, aveva già invitato la cittadinanza alla prudenza: “La situazione a Diano Marina non sembra essere allarmante, ma gli avvistamenti registrati in tutta la provincia di Imperia stimolano un confronto diretto con Regione Liguria per la segnalazione degli spostamenti dei lupi e la messa in sicurezza di altri animali. Dopo aver contattato le autorità competenti, invitiamo tutti a prestare la massima attenzione“.

La questione rimane delicata. Il lupo è una specie protetta, la cui presenza è segno di un ecosistema in equilibrio. Allo stesso tempo, la sua vicinanza a zone abitate pone nuove sfide, in particolare per allevatori e agricoltori. 

Negli ultimi mesi si sono verificati attacchi anche a Pompeiana e Triora. Proprio in quest’ultimo comune, l’Amministrazione aveva approvato un ordine del giorno con cui chiedeva alla Regione Liguria e alla Prefettura di Imperia la convocazione urgente di un tavolo di lavoro per discutere misure efficaci di gestione del fenomeno. L’obiettivo è coinvolgere le associazioni di categoria e l’ANCI, al fine di garantire un supporto concreto agli allevatori.