Nuovo accorato intervento dell’onorevole Flavio Di Muro in Parlamento.

Alla sua richiesta di informazioni riguardo un Ordine del giorno da lui presentato per la tutela e per la soluzione delle problematiche che incontrano quotidianamente i frontalieri che devono attraversare il confine con la Francia per recarsi al lavoro, ha risposto il Sottosegretario alla Salute, l’onorevole Sandra Zampa. La deputata del Pd, sollecitata dal deputato ventimigliese, ha lapidariamente risposto: “Il Governo si impegna a continuare ad attivarsi per superare le criticità”.

“Essendo io il primo firmatario dell’Ordine del giorno a riguardo – ha detto Di Muro – ritengo questa risposta offensiva e non accetto di prenderla in considerazione. Basta vedere i servizi dei media locali che da giorni pubblicano immagini di lunghissime code cui sono costretti i nostri frontalieri che cercano di andare a lavorare in Francia, a Monaco o in Svizzera, per capire il disagio che ha provocato questo Governo, colpevole di non aver ascoltato quello che abbiamo detto ripetutamente. Creare un sistema di autocertificazione e di controlli serrati alle frontiere avrebbe causato queste lunghissime attese e disagi inaccettabili ai nostri lavoratori”.

“Credo siano gli unici lavoratori italiani a dover sopportare giornalmente due ore di coda per recarsi sul luogo di lavoro – ha proseguito con veemenza Di Muro – credo  siano gli unici in Italia a dover cambiare tre autocertificazioni alla settimana. Non sono lavoratori di serie B, non sono schiavi, non sono bestie, meritano la dignità che già gli avete tolto escludendoli da misure di tutela al reddito, per esempio gli interinali che non hanno preso la cassa integrazione nei paesi esteri, però gli state chiedendo di pagare a fine giugno l’acconto e il saldo delle tasse”.

“Non accetto la riformulazione dell’Odg – ha concluso  Di Muro – e chiedo che il Partito Democratico dimostri di essere vicino ai lavoratori frontalieri non a parole, non con i loro esponenti sul territorio ma votando questo Ordine del giorno, altrimenti non chiedete i voti nei territori di confine perchè non ve li meritate!”.