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Le sigle sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil intervengono con una nota stampa relativa alla vertenza per il settore agricolo.

“Le Segreterie regionali e provinciali di Fai, Flai e Uila Liguria, rappresentano il disagio di circa 4.500 lavoratori agricoli, esclusi dal Decreto Sostegni e da ogni tipologia di ristoro. Il Decreto Sostegni, infatti, riconosce una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile per altre categorie, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subito le perdite di cospicue giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid. A questo, si aggiunge la preoccupazione per il riemergere, attraverso alcune dichiarazioni a mezzo stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisce già tutta la flessibilità di cui necessitano le Imprese. Inoltre, lo stallo dei rinnovi contrattuali provinciali, sta evidenziando l’estrema difficoltà nel proseguire le trattative in tutta Italia, ad oggi in nessuna Provincia della Liguria è stato rinnovato il CPL. Per questi motivi, le segreterie regionali e provinciali di Fai, Flai e Uila, su indicazione delle Segreteria Generali Nazionali, hanno indetto presidi davanti alle Prefetture di tutta Italia. In Liguria, visto soprattutto la situazione del Ponente dichiarata zona rossa, Fai Flai e Uila hanno deciso di inviare solo una richiesta di intervento ai Prefetti delle quattro Province, che sarà punto di partenza di una serie di azioni atte a spiegare le richieste di modifica ed integrazioni al Decreto Sostegni. La presente iniziativa, segue quella del 31 marzo 2021, con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori davanti al Senato della Repubblica. Se non si troveranno risposte positive alle giuste richieste dei lavoratori agricoli nelle prossime settimane, saranno implementate ulteriormente le iniziative di mobilitazione”.