Dalle piantagioni colombiane sottratte alla coca nasce 'Oasis Café'. Don Rito: "Diamo una speranza"
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Il piacere di gustare un caffè gourmet si trasforma in un gesto di impatto sociale con ‘Oasis Café’, marchio nato dalla volontà dell’associazione Oasis For Peace Monaco fondata da Alessandro Dalmasso e Sylva Cosulich Dalmasso per coniugare gusto e impegno solidale, secondo il principio del “Trade not Aid”: creare e mettere in rete iniziative concrete di sviluppo economico e sostenibile in zone svantaggiate del mondo, con la diretta partecipazione delle comunità locali e a loro beneficio.

Partner in questa incredibile e importante avventura è la Fundacion Oasis de Amor y Paz fondata da don Rito Alvarez nel nord est della Colombia (zona di guerrillas, narco trafficanti, ma anche di ottimo caffé) per riscattare, proteggere ed educare bambini e giovani sfruttati nelle piantagioni di coca.

Oasis Café è dunque caffé colombiano di qualità superiore la cui miscela è stata studiata con attenzione e competenza, lavorato artigianalmente con la maestria della torrefazione italiana.

Questo marchio è stato presentato ieri a Ventimiglia. Presenti all’evento l’arcivescovo di Monaco Bernard Barsi, l’ambasciatore italiano a Monaco Cristiano Gallo, il responsabile della Caritas monegasca Robert Ferrua, il vescovo di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta, il vicario della Diocesi di Ventimiglia Alvise Lanteri, il delegato della Conferenza Episcopale Spagnola per le Università Adrès Ramos, i sindaci di Ventimiglia e Dolceacqua Enrico Ioculano e Fulvio Gazzola, e il dirigente della Polizia di Ventimiglia Saverio Aricò.

Don Rito Alvarez, Sylva e Alessandro Dalmasso raccontano a Riviera Time come nasce il progetto e quali sono gli obiettivi.