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07:19

Nonostante il virus non sia sparito, anche il Ponente ligure sembrerebbe aver superato il momento peggiore. Per capire qual è la situazione attuale abbiamo fatto il punto con il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Marco Prioli.

“Ci siamo lasciati alle spalle il picco epidemico – dice. Sono drasticamente diminuiti i ricoveri in ospedale. Avevamo circa 210 ricoverati di qui 27 in terapia intensiva, oggi siamo a meno di 50 di cui 4 in terapia intensiva. I numeri per fortuna stanno continuando a scendere, ma bisogna proseguire con le regole di distanziamento, dell’igiene delle mani e delle mascherine. Cerchiamo di non buttare via il lavoro fatto”.

Proprio oggi, durante l’informativa alla Camera anche il presidente Conte ha richiamato alla responsabilità. Stando al direttore Prioli si avranno i dati solo a partire da domenica per capire l’impatto sull’onda dei contagi delle nuove riaperture e delle riacquistate libertà. Intanto il sistema sanitario si sta riorganizzando per tornare piano piano alla normalità, ma allo stesso tempo essere pronti a intervenire immediatamente nel caso di una ripida risalita dei contagi.

“Abbiamo iniziato a riattivare il pronto soccorso di Sanremo come area no covid – spiega il direttore. Si sta lavorando per una parziale riattivazione dei servizi di cardiologia e chirurgia, oltre a quello che si è fatto sul territorio richiamando tutti i pazienti che erano in lista per verificare le necessità. Bisognerà avere un pochino di pazienza per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali che dovrà avvenire con processi molto rigidi. Questo comporterà una dilatazione dei tempi e un potenziale problema di attesa. Noi cerchiamo di fare tutto il possibile. Si trovano più pochi positivi che arrivano in ospedale, speriamo veramente che il virus abbia perso un po’ di forza. Contiamo – prosegue Prioli – che non ci potrà essere una piena ripresa delle attività se non dopo l’estate perché chiaramente due padiglioni dell’ospedale di Sanremo: Giannoni e Casillo dovranno continuare a essere dedicati ai pazienti covid. Terminata l’estate riproveremo ad aprire tutte le attività”.

Nella fase due, continua anche a ribadirlo il Governo, sarà fondamentale tenere monitorata la curva dei contagi. Nei piani l’aumento dei tamponi anche nel Ponente ligure. In aiuto arriveranno i macchinari donati al Comune di Sanremo dalla benefattrice russa Elena Sivoldaeva.

“La fase 2 ha una grossa importanza nella vita e nella ripresa economica di tutti noi. L’unico esame che può determinare in maniera ufficiale la positività o negatività è il tampone. È quindi necessario che ci sia un aumento della capacità di tamponi. Noi abbiamo raggiunto circa 400 tamponi al giorno. Non sarà sufficiente nel momento in cui si allargherà questo tipo di metodica sarà aperto anche ad altre categorie della nostra società. Dobbiamo arrivare a mille, millecento tamponi al giorno. Grazie alla donazione che ci è stata fatta arriveremo a questo numero”.

L’intervista completa al direttore Prioli nel videoservizio di Riviera Time.