fulvio fellegara

Il candidato sindaco a Sanremo Fulvio Fellegara è intervenuto con una nota stampa in merito ad alcune precisazioni rispetto alle parole del gruppo Sanremo al Centro rivolte nei suoi confronti.

“Non ho contestato l’elaborazione del bilancio di fine mandato da parte del sindaco Biancheri ma le modalità con cui è stato presentato, la forma utilizzata per redigerlo e la decisione di far pagare ai cittadini di Sanremo la produzione e l’invio massivo del libretto agli elettori.

Nel testo della delibera di affidamento dell’incarico per la redazione del bilancio di fine mandato viene indicata la dicitura “bilancio sociale”. Qui ci troviamo di fronte un elenco di opere avviate e di rendering. Quello presentato assomiglia di più a un libretto buono per la campagna elettorale.

Inoltre l’aver affidato l’incarico a un noto guru della politica che ha curato le due campagne elettorali del sindaco Biancheri mi sembra la conferma che nell’intenzioni di Sanremo al Centro non c’era l’informare i cittadini degli interventi fatti ma piuttosto di utilizzare furbescamente il bilancio di fine mandato per avere un documento pronto da spendere in campagna elettorale. 

In merito ai contenuti, a titolo di esempio, mi domando come possa essere sbandierato come un risultato elettorale la ristrutturazione dell’Hotel Europa. Un’opera privata, portata avanti da un noto imprenditore locale, che non è nemmeno conclusa. Allora perché non sono state inserite le ristrutturazioni terminate degli altri alberghi di Sanremo? Il vuoto lasciato sulle pagine delle politiche sociali, il mancato accenno al disastro di Casa Serena e il taglio dei posti negli asili nido, completano un disegno volto alla mera propaganda fatta con i soldi dei contribuenti. Mi auguro che il sindaco Biancheri e Sanremo al Centro facciano risparmiare il Comune revocando l’incarico per la distribuzione dei libretti.

Un’adeguata pubblicità del bilancio può essere data gratuitamente con la presentazione in consiglio comunale e con la pubblicazione del volume online. 

Sempre rimanendo sul merito, confermo la necessità di un cambio di passo e di una visione alternativa.

Ho espresso critiche politiche, motivate e legittime. Formulando anche delle proposte. Possono non piacere e non essere condivise. 

Mi aspetto risposte anche dure, non mi spaventa il confronto e sono pronto al dibattito. Ma quando non si hanno argomenti politici e si attaccano gli avversari sul personale, si entra nel bullismo istituzionale, un atteggiamento che qualifica chi lo fa e non chi lo riceve. Se qualcuno pensa di inibirmi ha semplicemente sbagliato strada”.