Coronvirus, la psicologa Rita Vaccari: "Affrontare la fase 2 vuol dire riconoscere le nostre emozioni"
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04:23

“Stiamo per avvicinarci alla fase 2 di questa quarantena – dichiara Rita Vaccari, psicologa, psicoterapeuta bioenergetica, istruttrice di protocollo di mindfulness – un misto di sentimenti albergano dentro di noi, desiderio e paura sono probabilmente i sentimenti dominanti.

La nostra casa che all’inizio ci Ăš parsa come una prigione, ora forse nel tempo si Ăš trasformata, almeno per alcuni di noi, in un rifugio dove ci sentiamo al sicuro. La mente si Ăš abituata a vederla come tale.

Affrontare la fase 2 vuol dire riconoscere le nostre emozioni – afferma Rita Vaccari – in primis la paura perchĂ© il mondo fuori non sarĂ  come quello che abbiamo lasciato e forse nemmeno come ce lo immaginiamo e noi non siamo piĂč gli stessi.

Con questa consapevolezza dobbiamo allora ri-adattarci.

Abbiamo affrontato un “trauma” e abbiamo cercato le risorse per  adattarci, ognuno a modo proprio.

C’ù chi si ù iperattivato, facendo mille cose (corsi online, cucina,sport, aperitivi virtuali, iperconnessioni), e chi si ù ipoattivato aspettando tempi migliori sdraiato sul divano.

Sono difese che abbiamo attivato per proteggerci psichicamete. Le difese vanno onorate.

Dobbiamo pensare allora che uscendo e tornando alla vita fuori dobbiamo essere cauti, non possiamo immaginare di tuffarci nuovamente nel lavoro negli impegni quotidiani e sociali senza osservare cosa si muove nel nostro panorama emotivo.

Ci saranno nuove sfide:

  • La paura del contagio, l’altro che diventa una minaccia
  • La paura delle difficoltĂ  economiche
  • La paura di dover riorganizzare la giornata tra lavoro e impegni familiari ( compresi i figli da gestire)
  • La responsabilitĂ  nostra e degli altri rispetto alla salute

Essere consapevoli della necessitĂ  di ri-adattamento Ăš  fondamentale per non arrivare alla fase2 impreparati. Essere consapevoli vuol dire riconoscere e accettare le emozioni che potrebbero insorgere, emozioni che potrebbero essere in un continuo tra il timore e la gioia di essere nuovamente “liberi”.

La nostra realtĂ  Ăš cambiata desideriamo ritrovare i nostri rapporti sociali, ma anche questi andranno ri-strutturati.

Siamo in transizione e le parole d’ordine saranno adattamento e creatività.

Se ci prepariamo essendo consapevoli di queste necessitĂ  potremo essere pronti.

Che cosa possiamo mettere in gioco?

  • Consapevolezza
  • FlessibilitĂ 
  • CreativitĂ 
  • Intelligenza emotiva.

Allora prepariamoci, forse alla fase1 ci siamo abituati, ammettiamolo senza vergogna e cosĂŹ sarĂ  per la fase 2″.