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L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio una città e una Regione che si stava appena riprendendo dal tragico Crollo del Ponte Morandi ma ora è tempo di ripartire è il grido di allarme lanciato dall’Unasca (Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica), sulle gravi ripercussioni per un settore in cui operano 7.000 strutture che danno lavoro a circa 30mila persone.

“Vogliamo aprire subito! Le autoscuole e le scuole nautiche liguri svolgono un ruolo importante nella filiera di queste attività, in particolare per le patenti nautiche e per le patenti e le abilitazioni professionali. Migliaia di autisti devono rinnovare la carta di qualificazione del conducente, indispensabile per poter condurre veicoli commerciali e industriali e necessari per garantire la catena alimentare e medicinali e generi di prima necessità. Inoltre il turismo nautico e da diporto rimane bloccato dalla impossibilità di conseguire la patente e vorrei ricordare che le Capitanerie di Porto liguri espletano esami per il 30% dei diportisti italiani”.

Queste le parole del Responsabile nazionale scuole nautiche e Vice Segretario Autoscuole Provincia di Genova Tommaso Boccanfuso che poi precisa: “Siamo stati ascoltati dall’Assessore ai Trasporti Gianni Berrino al quale abbiamo lasciato agli atti una lettera denunciato quanto già detto e le gravi lacune e il disinteresse che lo Stato ha mostrato nei nostri confronti. Gli abbiamo chiesto di spingere sul Governo per una pronta riapertura dell’attività didattica delle autoscuole e delle scuole, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, e di valutare soluzioni anche a livello locale per garantire la ripresa nell’interesse della collettività. Le nostre autoscuole sono tutte in grado di garantire la sicurezza sanificando gli ambienti e gli strumenti di formazione”.