âOggi pomeriggio incontreremo i prefetti e i principali sindaci della Liguria per dare corpo a un piano di controlli, contenimento della mobilitĂ e delle presenze nelle festivitĂ di Pasqua. Oltre a questo, rivolgo al Consiglio la richiesta di votare un emendamento che permetta di posticipare il versamento del bollo auto alla fine di luglioâ. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha relazionato il consiglio regionale, riunitosi in streaming, sulla situazione Coronavirus nella nostra regione e sulle iniziative prese dalla Liguria per contrastare lâemergenza.
âLa sanitĂ ligure ha reagito prontamente, sia dal punto di vista della prevenzione che della riorganizzazione – ha detto Toti – innanzitutto la medicina territoriale ha compiuto uno sforzo gigantesco di assistenza delle persone che avevano necessitĂ , ma anche di contenimento, fattore che ha ridotto il numero dei contatti e quindi dei contagi, evitando che la curva epidemiologica si impennasseâ.
âIn piĂč – ha aggiunto – la Liguria Ăš riuscita in unâopera straordinaria di adeguamento sul fronte della terapia intensiva, raggiungendo i vertici nazionali nel rapporto tra popolazione e posti. Sono infatti circa 200 i posti dedicati al Covid-19, di cui 160 circa occupati, per poco piĂč di 1 milione e 500mila abitanti. Questo significa che non siamo mai giunti a una saturazione totale sistema delle terapie intensive, in una realtĂ in cui lâetĂ media della popolazione Ăš molto alta, fatto che ovviamente non gioca a favore in questa emergenzaâ.
âLo stesso vale – ha proseguito – per i posti in media terapia di cura, a ieri oltre 1300; grazie a una capacitĂ di adeguamento rapida e veloce. Lo sforzo del nostro sistema Ăš stato significativo anche sul fronte delle residenze per le convalescenze protette, una su tutte, ma solo perchĂ© piĂč nota, la nave-ospedale in porto a Genova. Lâinsieme di queste strutture ha reso possibile garantire un intero circuito di cure dalle situazioni piĂč gravi fino alle dimissioni in sicurezza per chi non poteva e non puĂČ tuttâora fare la convalescenza a casaâ.
âNel suo complesso il sistema Ăš stato gestito con grande efficacia, da Sarzana a Ventimiglia, con un adeguamento dellâofferta ai bisogni in tempo reale, che ha permesso che nessuno sia mai rimasto senza cure. Ovviamente, non si puĂČ minimizzare il fatto che ci siano state giornate moto complicate, con afflusso di centinaia di soggetti nei nostri ospedali, con tutto quello che ha comportato in termini di sforzi per il personaleâ, ha precisato Toti.
âPer far fronte allâemergenza – ha detto il governatore – abbiamo assunto otre 300 persone, abbiamo fatto entrare in servizio gli Oss anche senza che avessero sostenuto il test finale, e reclutato gli specializzandiâ.
âNelle ultime 72 ore abbiamo risolto grazie ai nostri acquisti come Regione Liguria il problema della carenza di mascherine – ha spiegato Toti. – In questo momento abbiamo Ffp2 e Ffp3 a sufficienza per garantire il fabbisogno della nostra sanitĂ nel suo complesso per alcuni giorni, Rsa comprese. Se dipendessimo dei trasferimenti a livello nazionale, per i Dpi di ogni genere come occhiali, cuffie, camici, mascherine, soprascarpe, non saremmo probabilmente in grado di rifornire il sistema sanitario ligure. Una osservazione che vale anche per i Gsat, le squadre che possono recarsi a casa dei malati solo se adeguatamente preparati e protetti. La carenza di dispositivi ha causato lâavvio rallentato di questa modalitĂ . Resta al momento problematico lâapprovvigionamento dei camici monousoâ.
âPer quanto invece riguarda i tamponi – conclude Toti – con oggi saranno circa 16mila quelli effettuati. Stiamo lavorando per riuscire a eseguirne 1500 al giorno, anche se deve essere chiaro che questi test non potranno diventare strumenti di diagnosi di massa.
Per quanto riguarda i test sierologici, la Liguria Ăš stata la prima regione a dotarsi di protocolli per lâutilizzo di questi strumenti e nella scelta dei campioni da analizzare: arriveremo a effettuare tra i 22mila e i 24mila test, 5mila sono quelli eseguiti sul personale del sistema sanitario. Dai dati raccolti emerge come i positivi siano circa il 3%, a conferma che non esistano in Liguria grandi infezioni nosocomiali, e 12mila quelli che verranno effettuati a ospiti e personale, sia medico che amministrativo, delle Rsaâ.