istituto Baruffi

Da un punto di vista formale l’anno scolastico terminerà il 31 agosto ma dal punto di vista sostanziale l’anno scolastico si sta concludendo in questi giorni con lo svolgimento degli Esami di Stato. Pertanto è arrivato il tempo di fare i primi bilanci sul lavoro svolto. L’istituto “Baruffi” di Ceva ed Ormea non ha subito passivamente l’emergenza “Covid-19”, ma ha trovato il modo di proporre la sua offerta formativa impiegando le nuove modalità digitali per la didattica a distanza.

“Il Baruffi ha puntato essenzialmente sulla qualità di una scuola inedita, tutta da inventare. I veri protagonisti sono stati gli studenti, che hanno sempre risposto con grande partecipazione alle attività proposte. È stata una sfida, ma ad oggi il bilancio pare positivo, in attesa di definire il modello di avvio del nuovo anno scolastico” spiega la dirigente Mara Ferrero. Quindi la “scuola non si è fermata” ma, da un certo punto di vista, ha precorso i tempi e si è aperta al futuro. Il “webinar” (seminario o sessione educativa on-line) rappresentava uno strumento didattico inconsueto (la sede di Ormea utilizzava tale metodologia nel progetto regionale “a scuola di PSR”), ma nella fase di “DAD” (didattica a distanza) è diventato un mezzo diffuso ed estremamente utile sia per gli studenti che per gli insegnanti.

L’istituto Baruffi di Ceva e Ormea ha operato in tal senso ed alcuni webinar hanno riscosso particolare successo. Uno di essi è stato tenuto dal Dr. Luca Bessone (Private Banker di Banca Mediolanum) ed ha avuto come oggetto la “comunicazione”, per un approccio efficace al mondo, ed in particolar modo al colloquio di lavoro.

Riservato invece ai docenti, è stato il webinar tenuto dalla Dr.ssa Laura Moglia (Anpal servizi) avente come titolo “Mercato del Lavoro, Professioni e Competenze per il futuro”. Secondo la Dr.ssa Moglia gli imprevisti possono trasformarsi in opportunità purché si sia in grado di reagire.

“Il mercato del lavoro sta cambiando molto rapidamente e le aziende ricercano nelle persone da assumere, giovani o meno giovani, oltre alle competenze cosiddette tecniche, che sono specifiche per ogni professione, sempre più spesso requisiti quali, intraprendenza, capacità di comunicare, di lavorare in squadra e per obiettivi, di problem solving e di apprendere in maniera continuativa. Queste sono alcune delle cosiddette competenze trasversali, o soft skills, sempre più apprezzate dalle aziende”, spiega la Dr.ssa Laura Moglia.

I veri protagonisti di questo anno scolastico sono stati gli studenti che, malgrado le evidenti difficoltà legate all’emergenza, hanno saputo reagire in modo adeguato. Seguire lezioni on-line a casa, condividendo spesso linea e dispositivi con altri famigliari non è stato facile ed anche la rinuncia alle attività all’aria aperta ed alla socialità con i coetanei ha rappresentato un ostacolo certamente significativo.

In tal senso, la scuola è stata un supporto per gli studenti, allorché ha saputo proporre loro occasioni di confronto e di crescita, nonostante la lontananza e l’impossibilità di organizzare le iniziative in presenza, che erano state programmate per l’anno scolastico appena terminato.