Un braccialetto per misurare la giusta distanza di sicurezza per la Fase 2.

È stato presentato quest’oggi “iFeel-You“, il nuovo dispositivo sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova in collaborazione con Regione Liguria.

Il braccialetto “intelligente”, da indossare al polso, vibra quando una persona si avvicina troppo rispetto alle regole del distanziamento sociale per l’emergenza coronavirus ed è in grado di monitorare i parametri umani, inviando degli avvisi acustici quando la temperatura corporea supera i 37.5°C.

Presenti alla conferenza stampa il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta e il ricercatore di IIT coordinatore del progetto braccialetto, Daniele Pucci.

“Oggi possiamo dire che il bisogno aguzza l’ingegno – dichiara il presidente Toti. – Ritengo che questo dispositivo sia molto importante. Da lunedì il nostro Paese entrerà nell’epoca delle regole e non dei divieti; le regole sono affidate al buon senso delle persone e la distanza resta una dei principali difese alla virulenza del Covid. In questo scenario, un oggetto come il braccialetto può essere molto utile nella vita quotidiana delle persone. Si tratta di un piccolo e interessante passo che può diventare quasi una ‘moda’, che ci aiuta a ricordare a noi stessi le piccole cose che ci salvano la vita”.

“Ora – aggiunge il governatore – cominceranno due giorni di confronto tra i governatori delle Regioni, i comitati tecnici-scientifici e le tante categorie che da lunedì apriranno. Ieri le prime schede tecniche hanno lasciato perlpessi molti operatori, occore trovare misure ragionevoli e standard, tecnologie con un costo ragionevole, trovare comportamenti coerenti con un modello di vita che abbiamo. Lunedì ci sarà una serie di norme che andranno affinate poi con il comportamento e la capacità di adattarle alle circostanze. Tutto questo può essere supportato da persone che mettono la loro scienza a servizio dei nostri comportamenti”.

“La distanza è un parametro fondamentale ma dipende dal nostro comportamento – dichiara il direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta. – Per riabituare i comportamenti, come Istituto abbiamo deciso di formare delle tecnologie indossabili. Il braccialetto misura le distanze in maniera molto accurata, può essere utilizzato in molti contesti, più che il cellulare. L’oggetto ci ricorda quando non stiamo mantendendo la distanza adeguata, può essere adottato in una serie di spazi pubblici. Ora stiamo cercando aziende disposte a produrlo per andare sul mercato. Stiamo lavorando per aggiungere sensori: al momento il braccialetto ci dice anche la temperatura, prossimamente la misurazione dell’ossigeno. Il dispositivo non ha Gps, misura solamente la distanza tra un braccialetto e l’altro”.

“Un mese fa abbiamo sentito il dovere di mettere a disposizione le nostre ricerche per trovare una tecnologia che possa aiutare il contenimento da covid 19 – spiega il ricercatore di IIT e coordinatore del progetto braccialetto, Daniele Pucci. – Abbiamo messo insieme due funzionalità: allertare la persona quando qualcuno si avvicina troppo e monitorare la temperatura corporea. Il braccialetto funziona in modo semplice, ogni braccialetto dà e riceve un segnale radio, quando due braccialetti si avvicinano vibra. Il dispositivo misura la temperatura e può allertare l’utente che lo indossa quando la temperatura registra valori anomali. L’idea è di utilizzarlo in contesti come stabilimenti balneari o villaggi turistici, dove già riceviamo un braccialetto, con la possibilità di trasformarlo in braccialetto intelligente”.

Al termine della conferenza è stata data una dimostrazione pratica delle funzionalità del braccialetto da parte del team IIT.