primo piano - marco damonte prioli coronavirus 10 marzo
play-rounded-outline
03:45

Scattate questa mattina le nuove disposizione del Governo con le quali l’intero territorio nazionale diventa “zona protetta”. Una serie di regole e norme, anche stringenti, per dare una battuta d’arresto all’onda di contagio del coronavirus nel nostro Paese.

I numeri sono aumentati sensibilmente in questi ultimi giorni in alcune aree del nord Italia, mettendo in grosse difficoltà alcuni ospedali in particolare per la mancanza di posti in terapia intensiva.

Abbiamo intervistato il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese, Marco Damonte Prioli, per capire qual è la situazione in provincia di Imperia e come l’azienda sanitaria si è strutturata per far fronte al problema.

In questo momento la situazione è assolutamente gestita e abbiamo posti letto disponibili per quello che prevediamo sarà l’andamento dei casi nei prossimi giorni. Rispetto ad altre regioni italiane, le misure che la Liguria ha messo in campo fin da subito hanno fatto si che ci fosse una diluizione nel tempo del picco del fenomeno. Siamo quindi pronti ad affrontare i picchi, abbiamo lavorato perché questa situazione non metta in crisi il sistema sanitario,” spiega Prioli.

“Abbiamo posto in atto una serie di azioni – prosegue – che hanno individuato l’ospedale di Sanremo quale centro nevralgico e strategico di cura dei pazienti affetti da Covid-19 e gli altri presidi a supporto delle restanti attività.”

Sulle disposizioni imposte ai cittadini dal Governo commenta: “A questo punto di evoluzione della malattia, dobbiamo bloccare il più possibile i contagi per riuscire a curare nel miglior modo possibile le persone che purtroppo avranno questo problema e potrebbero finire in terapia intensiva. È un dovere civile seguire le regole. Più rispettiamo queste norme, meno durerà questo fenomeno.”