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Credit: raffaele sergi - CC BY 2.0

Trema la Francia per l’ormai conclamata seconda ondata di contagi che si sta diffondendo in tutta la nazione. Colpiti in particolare una ventina di dipartimenti oltre a Parigi, tra i quali spiccano purtroppo quelli del sud: Bocche del Rodano con capitale Marsiglia, il Var e le Alpi Marittime che sono guidate da Nizza.

Sono così diventate tutte zone ‘rosse’ con appurata circolazione attiva del virus, secondo quanto dichiarato ufficialmente stamattina dal Primo ministro Jean Castex il quale ha specificato che il Covid è tornato a circolare un po’ ovunque ma con differenze nei numeri che passano da 10 a 50 casi ogni 100mila persone a seconda delle zone, per una media nazionale di 39 che è quattro volte in più rispetto ad un mese fa.

Dopo la Germania, anche il Belgio ha deciso di imporre il test a tutti i suoi turisti di rientro dalla Costa Azzurra i quali dovranno restare chiusi in isolamento domiciliare sino all’esito del tampone.

Misure per innalzare la protezione contro il contagio sono previste come la chiusura anticipata di bar e ristoranti che già nella zona di Marsiglia non vanno oltre le ore 23, ma anche multe senza sconto per chi viene pizzicato senza mascherina che è diventata obbligatoria per tutti negli spazi al chiuso, rigore anche contro gli assembramenti, e deciso aumento del numero di tamponi giornalieri che dovrebbe a breve superare il milione di test.

Interrogato da un giornalista sull’opportunità di confermare tra due giorni la partenza e le tre tappe del Tour de France da Nizza inserita in zona rossa, Jean Castex in leggero imbarazzo ha specificato che tutta una serie di iniziative prese dall’organizzazione dovrebbero essere in grado di garantire le protezioni necessarie.