Conferenza stampa

In diretta da Palazzo Chigi

Posted by Giuseppe Conte on Friday, April 10, 2020

“Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. Una decisione difficile, ma di cui mi assumo le responsabilitĂ  politiche”. Ha cosĂŹ reso ufficiale l’allungamento delle misure anti contagio da coronavirus il premier Giuseppe Conte nell’attesa conferenza stampa inizialmente programmata per le 14 di oggi.  

“Dopo tutte le riunioni fatte il comitato tecnico scientifico ci ha dato indicazioni che le misure adottate stanno funzionando e la curva del contagio Ăš in decrescita – ha proseguito il presidente. Non possiamo vanificare gli sforzi fin qui fatti. Se cedessimo adesso potremmo perdere i risultati positivi ottenuti fin qui, a detta degli esperti rischieremmo di ricominciare da capo. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione per la Pasqua, per il 25 aprile e per il 1 maggio.

L’auspicio Ăš che dopo il 3 maggio si possa ripartire, con gradualitĂ , ma ripartire. DipenderĂ  questo dal nostro sforzo. Non siamo ancora nella condizione di poter ripartire a pieno regime. Vi posso promettere che se prima del 3 maggio ci fossero le condizioni per riaprire lo faremo”.

Nonostante ciĂČ alcune attivitĂ  potranno riaprire subito dopo Pasqua, nel dettaglio: “Dal 14 aprile riapriremo cartolerie, cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per i bambini e neonati. Apriamo la silvicoltura e varie attivitĂ  forestali – spiega Conte.

Il lavoro per la fase 2 Ăš un lavoro giĂ  partito. Non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto dal nostro territorio. Dovendo convivere con il virus stiamo lavorando su un programma che poggia sull’istituzione di un gruppo di esperti e su un protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il gruppo di esperti dialogherĂ  con il comitato tecnico scientifico. Questo gruppo di esperti Ăš presieduto da Vittorio Colao, uno dei manager piĂč apprezzati anche all’estero. Il protocollo sarĂ  invece quello che assicurerĂ  la ripresa delle attivitĂ  produttive. GiĂ  ora le aziende devono adeguarsi alle distanze necessarie. È un documento che aggiorneremo e diffonderemo”.

Conclusione dedicata al discorso europeo e alla polemica Mes: “L’Europa sta affrontando una situazione mai vista in tempi di pace. Le prime stime ci dicono che serviranno millecinquecento miliardi di euro per superare questa crisi. Le proposte che sono state messe in campo ieri dall’eurogruppo sono un primo passo che l’Italia giudica ancora insufficiente. La principale battaglia da condurre sui tavoli europei Ăš quella di un fondo che abbia una potenza di fuoco proporzionata alle cifre e alle risorse che servono per un’economia di guerra. Serve subito e sto parlando degli eurobond.

Le proposte dell’eurogruppo parlano anche di una cassa integrazione a livello europeo di 100 miliardi di investimenti. Sono stati messi insomma strumenti significativi, ma riteniamo l’eurobond lo strumento piĂč adeguato per il quale porteremo avanti la nostra battaglia.

Sul Mes mi corre l’obbligo di fare alcune precisazione. Il Mes esiste dal 2012, non Ăš stato attivato la scorsa notte come Ăš stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo Governo non lavora con il favore delle tenebre. L’eurogruppo non ha firmato nulla. Su richiesta di alcuni stati membri, non dell’Italia, l’eurogruppo ha lavorato su questa linea che giĂ  esiste del Mes. L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes e non ha bisogno del Mes perchĂ© lo ritiene uno strumento inadeguato e inadatto all’emergenza che stiamo vivendo”.