giovanni toti

È stato approvato questa sera in Consiglio Regionale il bilancio previsionale per il 2022 per circa 7,2 miliardi. Saranno circa 57 i milioni per la nuova diga foranea del porto di Genova, 28 milioni per le Infrastrutture e ambiente, 8,2 milioni per gli interventi del Comune di Genova, 7,7 milioni sulla riqualificazione urbana e l’edilizia scolastica, 6 milioni per lo sport e un milione per la lotta alla mafia e il recupero dei beni confiscati alle mafie: “Il 2022 sarà l’anno della definitiva ripartenza del nostro Paese e dalla nostra Regione – ha spiegato il presidente di Regione Liguria e assessore al Bilancio Giovanni Toti – anche, ma non solo, per i fondi in arrivo dal PNRR. La manovra sarà caratterizzata dal proseguimento del sostegno alle famiglie, concordato con le organizzazioni sindacali e dall’attenzione agli investimenti ed alla sostenibilità ambientale. Sarà nel suo complesso una manovra ambiziosa sia dal punto di vista degli investimenti sia per la crescita della Liguria”.

“Il 2022 sarà un anno importante anche per la sanità – ha spiegato ancora il presidente Toti – che ha intrapreso un percorso di recupero dell’attività ordinaria. Attività che purtroppo in queste ore sta risentendo della crescita della pandemia. Il Piano Restart sarà in ogni caso il fulcro della ripartenza della Sanità ed è già stato finanziato con 24 milioni di euro e con la previsione di ulteriori fondi dal 2022 pari a 35 milioni all’anno. A partire dal primo luglio 2022 verranno poi affidate all’istituto Gaslini le funzioni sanitarie ospedaliere in ambito pediatrico e neonatologico svolte dalle aziende socio sanitarie liguri e la Asl3 procederà all’acquisizione di una porzione necessaria del complesso denominato ‘Ex ospedale psichiatrico di Quarto’ in Genova”.

Tra le principali voci di spesa per il prossimo anno ci sono 3,736 miliardi per la tutela della salute, 45,5 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio, 5,4 milioni per i beni e le attività culturali, 6,6 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 5,1 milioni per il turismo, 41,3 milioni per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 53,9 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente, 407,1 milioni per i trasporti e la mobilità, 16,6 milioni per il soccorso civile, 111,9 per le politiche sociali, 141,4 milioni per lo sviluppo economico, 143,8 milioni per lavoro e formazione, 21,8 milioni per politiche agroalimentari e pesca, 12,4 milioni sulle politiche energetiche, 27,6 milioni per le relazioni internazionali e 39,4 milioni per relazioni con altre autonomie territoriali e locali.