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Regione Liguria ha impegnato il 99% del Fondo Sociale Europeo per il settennato 2014-2020: dei 354 milioni di dotazione ne risultano già utilizzati 350. Superata anche la soglia di certificazione della spesa: a fronte di una soglia fissata al 31 dicembre 2021 a 169 milioni, l’ente regionale ha già certificato 178 milioni, in linea con la premialità prevista nel 2018, pari a 21 milioni di euro, come ‘clausola di efficacia’ per l’efficienza assegnata nella gestione del fondo strutturale dedicato alla formazione, alle politiche del lavoro e dell’inclusione sociale.

Tra i principali risultati raggiunti dal programma in scadenza, i numeri dei destinatari raggiunti: 190.475 di cui 104.726 donne, pari al 55 per cento e 85.749 uomini, pari al 45%. Nel 61% dei casi si è trattato di disoccupati, nel 12% di inattivi, nel 27% di occupati.

I dati sono stati resi noti ieri nel corso del comitato di Sorveglianza del FSE Ligure, convocato in videoconferenza e tenuto nel tardo pomeriggio, presieduto dall’assessore all’Istruzione e Formazione di Regione Liguria Ilaria Cavo, alla presenza dell’assessore al Lavoro Gianni Berrino.  La Commissione Europea è stata rappresentata da Adelina Dos Reis (Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Pari Opportunità) e da Stefano Cumer (Direzione generale occupazione della Commissione europea). Video collegati Anpal (Marianna D’Angelo), Agenzia di Coesione (Emanuela Zeni) e tutti i membri del comitato di sorveglianza regionale (parti sociali e datoriali).

“Regione Liguria ha saputo reagire – ha dichiarato Adelina Dos Reis, capo divisione Direzione Generale Occupazione della Commissione Europea – la pandemia ha dimostrato la necessità di investire in formazione per ottenere lavoro di qualità, in formazione permanente, inclusione sociale e pari opportunità”. “L’avanzamento della spesa di Regione Liguria è molto positivo – ha aggiunto Stefano Cumer – molto ampio il target dei soggetti raggiunti e il fatto che siano per la maggioranza donne è molto importante. La Commissione Europea continua ad approvare questa linea legata alla parità di genere”.

“È importante il livello di spesa del FSE, sostanzialmente arrivato a saturazione, con un margine che ci permette di traghettare alcune misure fino all’entrata in vigore del prossimo settennato di programmazione – dichiara l’assessore Ilaria Cavo – ma è anche importante la qualità della spesa. Il coinvolgimento per la maggior parte delle donne, nelle misure attuate, è una conquista. Nel corso della relazione abbiamo focalizzato anche alcune misure sia strutturali sia innovative su cui abbiamo creduto e che hanno dato esiti importanti: dalla filiera formativa con i corsi triennali IeFP che garantiscono un successo per l’80 per cento degli alunni, agli ITS che hanno il 79 per cento di occupazione media, a piani settoriali come la blue economy che hanno garantito un’assunzione media superiore al 70 per cento, fino a misure innovative come il ‘Maggiordomo di quartiere’, riconosciuto come una pratica modello a livello comunitario, e alla misura di ‘Match Point’, che ha portato alla luce fabbisogni formativi nei settori dell’edilizia, del digitale, della ristorazione.  Queste misure sono state molto apprezzate. È stato significativo sentirsi dire dal rappresentante della Commissione Europea: è importante osare. Continueremo a farlo”.

“Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti – ha detto l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino – a cominciare dalle misure sulle politiche attive del lavoro che, per il 2021 hanno avuto una crescita esponenziale sostenendo una richiesta di fondi di oltre 18 milioni di euro. Siamo riusciti a intervenire in un settore importante in Liguria con oltre 3.000 contratti di lavoro, poi abbiamo sottoscritto il Patto per il lavoro sul Turismo e altre misure assunzionali, oltre alle misure di Garanzia Giovani. Tutto questo in attesa di verificare come si svolgerà Garanzia Giovani 2.0”.

Il Comitato di Sorveglianza si è focalizzato anche sulla prossima programmazione 2021/2027 condividendo con il partenariato gli obiettivi specifici da inserire nella programmazione e la ripartizione del peso delle risorse tra gli assi, rispettando i vincoli dell’union europea. La proposta, avanzata da Regione Liguria e condivisa dal comitato di sorveglianza dopo un incontro con il partenariato avvenuto il 5 novembre, scorso prevede la seguente suddivisone tra gli assi: 37% delle risorse sull’asse occupazione, 13% delle risorse sull’asse istruzione e formazione, 30% su inclusione sociale e 20% su occupazione giovanile.

“La scelta degli obiettivi deriva dal confronto con il partenariato, si tratta di obiettivi ambiziosi che garantiranno flessibilità nell’utilizzo delle risorse – concludono Ilaria Cavo e Gianni Berrino. – Abbiamo tutti insieme fatto un atto di programmazione, creato le maglie larghe all’interno delle quali andare a intervenire con misure e azioni specifiche che decideremo nel confronto costante con il partenariato”.