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“È una lunga stagione, iniziata ai primi di novembre e caratterizzata da alti e bassi”.

Franco Barbagelata, direttore del Mercato dei Fiori di Valle Armea spiega l’andamento del comparto floricolo del comprensorio sanremese, un momento non proprio esaltante dopo almeno un paio di anni in crescita.

“Le cause sono molteplici – spiega – le due guerre in corso, una certa recessione nell’Europa del nord e il calo delle vendite è anche colpa di un lungo periodo siccitoso. Per quanto riguarda la festa dell’8 marzo, abbiamo parecchia mimosa che è anche stata tenuta in frigo, celle che si stanno pian piano svuotando con l’avvicinarsi della festa”.

“Abbiamo trattato sul nostro plateatico circa 50 quintali di mimosa ‘sciolta’, a mazzi, con quotazioni che variavano tra 8/9 euro al chilo sino anche a 16 euro a seconda delle varietà di mimosa, con un lieve incremento rispetto all’anno scorso”.

“Si è ormai creato un volano positivo per il nostro settore – conferma Barbagelata – tutte le persone coinvolte si danno molto da fare per pubblicizzare il prodotto simbolo, dai bouquet del Festival al ritorno del Corso Fiorito, e a noi non possono che farci bene”.

La stagione è ancora lunga, dopo l’8 marzo ci sarà anche la Festa della Mamma con le sue rose… “Si, abbiamo ancora due o tre mesi davanti, siamo tutti fiduciosi di poter chiudere l’annata con dei segni positivi. Anche il ritorno dei giovani a coltivare è ormai una bella realtà che continua, e si stanno concentrando in particolare sulla produzione del verde ornamentale, tante aziende giovani e anche in arrivo da altri settori commerciali che stanno entrando nel nostro mondo. E ci sono giovani che hanno fatto studi specifici per essere sempre più professionali, garantendo anche la indispensabile continuità”.

L’intervista completa a Barbagelata nel video servizio a inizio articolo.