I fiori recisi hanno finalmente sconfitto la difficile battaglia contro Covid e lockdown registrando numeri a doppie cifre per la soddisfazione delle oltre 1.500 imprese associate dislocate lungo la provincia di Imperia.
âLâexport Ăš cresciuto e – come sottolinea il presidente Coldiretti Imperia, Gianluca Boeri – la richiesta si Ăš mantenuta alta nel corso dellâintero annoâ. Numeri da capogiro per il ranuncolo seguito dallâanemone, dal papavero e dalla ginestra. Per quanto invece riguarda le fronde verdi, il Ruscus conferma il primo posto sul podio mentre al secondo troviamo lâEucalyptus.
âll Ruscus â aggiunge Boeri â Ăš arrivato a punte massime di 18 euro al chilo: una fronda importante che da anni caratterizza il mercato mondialeâ.
Parlando di mercato, il presidente, non perde lâoccasione per puntare il dito sul grosso edificio di Valle Armea: âĂ il punto di ritrovo dei floricoltori della provincia ma soprattutto Ăš il luogo dove si svolgono le aste. Credo, anzi ritengo sia doveroso intervenire per una riqualificazione dei locali. Il decoro Ăš alla base della qualitĂ della vita. In luoghi puliti, curati e ammodernati si lavora meglio. Stiamo parlando di un luogo dove girano milioni di euro lâannoâ.
In merito al futuro dellâintero comparto, complici la crisi e gli aumenti sconsiderati, il presidente, immagina lo scenario che potrebbe verificarsi nel Nord Europa.
âĂ possibile possa presentarsi un âmomento di stalloâ – spiega – poichĂ© prima di pensare al fiore, la gente deve mangiare e scaldarsi. Quel momento deve essere sfruttato per potenziare ulteriormente colture e mercato. Ad oggi Ăš impossibile immaginare trend di questâanno appena iniziato ma abbiamo visto quanto qualitĂ e professionalitĂ ripaghinoâ, aggiunge il direttore Domenico Pautasso. âIl valore, ad esempio, che il Ruscus ha raggiunto in alcuni periodi dellâanno ha compensato i maggiori costi di produzione che, come noto, rappresentano il vero nemico del comparto agricolo in generale. E in tal senso non bisogna abbassare la guardia. Anzi. Coldiretti – conclude direttore – continuerĂ a proporre e presentare progetti che salvaguardino le aziende del territorio. Massima prioritĂ alle infrastrutture idricheâ.