I problemi del comparto olivicolo, lâanalisi sul raccolto negli ultimi 5 anni di cui solo 2 produttivi e le proposte tecniche: questi i contenuti principali dellâincontro che Coldiretti Imperia e Savona ha organizzato con i gruppi olivicoli a cui ha preso parte Giovanni Minuto, ricercatore e direttore del CERSAA (Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola), azienda speciale della CCIAA Riviere di Liguria.
âUn incontro importante durante il quale abbiamo presentato i punti principali per il rilancio dellâolivicoltura ligure – commentano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso insieme al Presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna e il Direttore Provinciale Antonio Ciotta. – Sicuramente Ăš importante analizzare e studiare le cause di fenomeni estremi che hanno causato il mancato raccolto, oltre a selezionare, potenziare e aggregare tutte le migliori attivitĂ tecniche di monitoraggio, formando le imprese olivicole al cosiddetto âmonitoraggio partecipatoâ, per capire quali sono le strade di difesa da intraprendereâ.
âCome Ăš opportuna unâazione congiunta – spiegano – con altre Regioni, con le Organizzazioni agricole, con il Consorzio dellâOlio DOP Riviera Ligure, con i Centri di Saggio presenti sul territorio per mettere in atto tutte le iniziative tecnico-amministrative necessarie e adottare nuovi mezzi di difesa dalle patologie che colpiscono le piante, oltre a strumenti innovativi per la distribuzione dei prodotti fitosanitariâ.
âInfine – concludono – vanno programmati specifici interventi tecnico-finanziari a supporto dellâolivicoltura attiva investendo nella realizzazione di impianti di irrigazione di soccorso e di invasi per la raccolta delle acque piovane o superficiali, nella manutenzione dei terrazzamenti, nella formazione degli olivicoltori cosĂŹ come vanno recuperati gli oliveti abbandonati o in via di abbandono, attraverso interventi con finalitĂ sia agricole che ambientali, al fine di contribuire sia alla difesa del territorio e del suo valore culturale e turistico, sia di favorire il ricambio generazionaleâ.