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Ma io lavoro per non stare con te. Siamo partiti da questa frase per costruire il pezzo”, dice Colapesce, “anche perché tante persone si identificano. E siamo davvero sorpresi dell’accoglienza di pubblico e stampa. Era più difficile ‘Musica Leggerissima’. Ma non avevamo grandi aspettative: volevamo semplicemente presentare il nostro pezzo”.

A Dimartino invece spetta spiegare il duetto con Carla Bruni: “Siamo partiti dal pezzo “Azzurro” poi tramite il discografico abbiamo saputo che Carla ci ascolta. E così la sua voce eterea, abbiamo pensato si sposasse bene con il pezzo. Non è mai stata un ripiego anche se, in realtà, avevamo chiesto inizialmente di duettare con il coro del carcere di San Vittore. Ma l’iter burocratico ci ha fermato”. Poi arriva l’audio in diretta con Carla Bruni. Voce ammaliante. Mentre il duo colpisce ancora per simpatia.

Dopo il Festival, uscirà il loro film: “È un road movie: da Palermo a Siracusa, con un sacco di personaggi che incontriamo. Noi la definiamo ‘dramedy’: a metà tra commedia e dramma. Realizziamo un nostro sogno, insieme a tanti amici da Madame a Roberto Vecchioni fino a Brunori Sas”. Uscirà nelle sale il 20 febbraio e la colonna sonora sarà composta da 23 loro brani.

Quando gli viene chiesta una definizione di loro rivelano che, entrambi, sono appassionati di meditazioni e amanti della lettura. “Sport davvero zero”, dice Colapesce che mostra i cerotti sulla schiena, frutto della troppa agitazione sul palco. Tra i loro ispiratori, ribadiscono, sicuramente Franco Battiato (siciliano come la coppia) e ‘La buona novella’ di De Andrè.