Martedì 7 luglio, ore 21.30, il vincitore del Premio Strega 2020 sarà sul meraviglioso Sagrato dei Corallini per raccontare Il Colibrì, un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.

Prima presentazione pubblica sul territorio nazionale dopo la proclamazione a Villa Giulia (Roma) lo scorso 2 luglio.

L’incontro sarà condotto da Maurilio Giordana, conduttore sanremese popolare su Radio Onda Ligure già presente sul palcoscenico dei Corallini lo scorso 21 giugno, al fianco della sestina finalista.

È obbligatoria la prenotazione al numero 0183 406462. Ingresso 10 euro.

Il Colibrì è il secondo libro di Sandro Veronesi che vince il Premio Strega (il primo è Caos Calmo, vincitore del Premio 2006). Un libro in cui recupero tutto quello che ho scartato, di doloroso, dagli altri miei libri: con questo, si può dire, ho svuotato la soffitta della mia mente da tutti i rimasugli. Ora sono completamente vuoto”.

“La caratteristica del colibrì è quella di avere un volo “immobile”, vola da fermo, battendo molto velocemente le ali. E così fa Marco Carrera, che impiega tutte le sue energie per stare fermo, per distaccarsi da ciò che lo circonda e da quegli “urti emotivi” dolorosi di cui è costellata la sua vita”.

Cosa faccio per dosare tutto questo dolore? Lo rendo frammentario, interrompendo la linea cronologica della narrazione: insomma, racconto ciò di cui ho voglia, saltando da un momento all’altro, senza logica temporale in senso classico. In questo modo doso la sofferenza, soprattutto nel lettore” .

“Marco Carrera è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo”.

L’intervista di Francesca Rotta gentile a Sandro Veronesi si può ascoltare qui di seguito:

Interventi musicali a cura di Antonella Bini (flauto), Luisa Repola (pianoforte), Michele Perrella (baritono), Reiko Fukuda Sasaki (soprano), che interpreteranno quattro poesie di Orsola Nemi musicate da Marco Reghezza.