Cervo: sabato 12 settembre l’inaugurazione di “Spicule”
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Sarà inaugurata sabato 12 settembre alle ore 10, presso il Bastione di Mezzodì a Cervo, l’installazione artistica di Elena Mazzi dal titolo “Spicule”.

L’opera articola una riflessione sul legame tra Cervo e la sua costa, e, più in generale, sul legame tra l’uomo e il mare – un legame imprescindibile, ma spesso sottovalutato.

L’artista parte dalle peculiarità naturalistiche dei poriferi, più comunemente conosciuti come spugne. L’artista ha definito quattro forme, che ha riprodotto utilizzando le stesse tipologie di pietra utilizzate dalle spugne – marmo, granito e peperino – e che sono state collocate a cinque metri di profondità sul fondale sabbioso della costa di Cervo. L’opera rimarrà esposta per un mese.

Progetto realizzato da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua – una delle più importanti Gallerie Italiane di Arte Contemporanea – e organizzato con il patrocinio del Comune di Cervo e la collaborazione dell’Associazione Informare.

Il progetto Una boccata d’Arte coinvolge venti borghi e venti artisti. Cervo è il borgo prescelto per la Liguria.

Una Boccata d’Arte nasce nell’Italia del Coronavirus e del post emergenza, quando ancora il ritorno alla vita e alle abitudini di sempre si prospetta lento e incerto e diventa dunque importante l’iniziativa e la collaborazione di tutti. Il progetto vuole essere una scintilla di ripresa culturale, turistica ed economica basata sull’incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza del patrimonio storico artistico di venti borghi italiani, uno per ogni regione. È un appuntamento culturale molto importante, che offre la possibilità di promuovere a, livello nazionale, le opere e il talento di giovani artisti e, allo stesso tempo, costituisce un’importante occasione per il rilancio di un turismo differente, fuori dalle classiche mete gettonate e incentrato sulla scoperta dei borghi italiani: splendidi territori tutti da scoprire.

Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984). La poetica di Elena Mazzi riguarda il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, il modo in cui opera in esso apportando un cambiamento. Seguendo un approccio prevalentemente antropologico, questa analisi indaga e documenta un’identità sia personale che collettiva relativa a uno specifico territorio e che dà luogo a diverse forme di scambio e trasformazione. Ha studiato Storia dell’Arte presso l’Università di Siena e successivamente produzione e progettazione delle Arti Visive presso lo Iuav di Venezia, per poi completare la sua formazione presso il Royal Institute of Art di Stoccolma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso numerose istituzioni italiane e internazionali.