In occasione della Giornata della Donna 2025, il Comune di Cervo e il Comitato Cervo Arte e Mostre, con la collaborazione dellâAssociazione Arcadia e del Liceo Artistico Amoretti di Imperia, organizzano lâincontro “Le sciasceline: raccoglitrici di olive tra lavoro ed emancipazione“.
Lâevento curato da Walter Norzi, delegato alla cultura del Comune di Cervo si terrĂ sabato 8 marzo alle ore 10:30 al Castello dei Clavesana e rievoca le pagine del libro di Silvia Genta “Sciasceline, le mani invisibili”, Editore Ennepilibri, 2008
Un dialogo a piĂč voci sulla donna, sottolineando non soltanto la fatica del lavoro femminile, ma anche e soprattutto la bravura e la capacitĂ della donna a svolgere ruoli di primo piano nellâambito lavorativo e sociale.
Lâincontro riguarderĂ il lavoro femminile nel campo dellâolivicoltura, partendo da quelle ragazze che nella prima metĂ del Novecento raccoglievano le olive, dette âsciascelineâ, in quanto le prime provenivano da Sassello, alle donne imprenditrici di oggi che si occupano di olio, ma anche di viticoltura.
âLe sciasceline: raccoglitrici di olive tra lavoro ed emancipazioneâ, per la Giornata della Donna, sarĂ coordinato dalla prof.ssa Antonella Martina e vedrĂ gli interventi del sindaco di Cervo Lina Cha, dellâeconomista agraria dott.ssa Ornella Arimondo e della prof.ssa Giuseppina Gulli Battistotti, referente dellâAssociazione Arcadia. Durante la serata verrĂ anche proiettato il documentario “Per un pugno di olive”, diretto da Franco Revelli per Zemiafilm.
âRicordo molto bene la raccolta delle olive al paese, dove arrivavano giovani dal Piemonte per aiutare i miei genitori – sottolinea il sindaco di Cervo, Lina Cha – in questo incontro emergeranno ricordi di vita vissuta in campagna nellâentroterra ligure. Trascorsi che appartengono alla nostra memoria collettiva che non deve essere rimossa ma al contrario mantenuta vivaâ.
I contenuti della serata
Quando si parla del ponente ligure si pensa quasi esclusivamente al mare, alle barche dei pescatori, al turismo, mentre invece lâentroterra ha una storia molto lunga legata alla terra, allâagricoltura e nello specifico alla produzione di olive taggiasche e di olio.
Lâincontro di Cervo prende spunto dal libro di Silvia Genta, “Per un Pugno di olive”, una ricerca che spazia dallâantropologia culturale alla storia orale e che ricostruisce, attraverso interviste e dichiarazioni, la realtĂ delle giovani raccoglitrici di olive. Una vera inchiesta da cui emergono le privazioni delle giovani âsciascelineâ, ma anche alcuni aspetti positivi della vita comunitaria trascorsa insieme con altre ragazze nei paesi del ponente, dove talvolta hanno incontrato lâamore, si sono sposate e sono rimaste in Liguria diventata la loro terra dâadozione.
Lâintervento della dott.ssa Ornella Arimondo, economista e sociologa rurale, si soffermerĂ sulla trasformazione dagli anni Cinquanta a oggi della figura della donna nel campo dellâagricoltura, da salariata stagionale, ma anche contadina proprietaria delle terre a imprenditrice. Ci parlerĂ della donna moderna che ormai ricopre un ruolo di primo piano da vera protagonista, proprietaria di aziende agricole che ormai sono depositarie di una storia e di una realtĂ importanti.
La professoressa Giuseppina Gulli Battistoti racconterĂ lâAssociazione Arcadia, che sta svolgendo un importante lavoro con le donne, ha realizzato unâampia collezione, un vero museo sulla storia della donna dallâantichitĂ ai giorni nostri, esposta nella sala del Castello dei Clavesana di Cervo.
Il noto sociologo-politologo Marco Revelli che ha curato la prefazione al libro di Silvia Genta: âIl doppio lavoro femminile Ăš stato ingiustamente troppo a lungo ignorato. Ora, libri come questo, dedicato alle ‘sciasceline’, contribuiscono a colmare quel vuoto, e a riparare quel debito. Esso ci mostra non solo il contributo che la donna contadina ha dato a unâeconomia che altrimenti sarebbe naufragata prima ancora di nascere, ma anche la sua centralitĂ . La sua natura di ‘anello forte’â.