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Tra gli edifici più importanti di Cervo, al centro del borgo storico, si trova l’oratorio di Santa Caterina.

Questo sorse attorno al XIII secolo ed ebbe funzioni parrocchiali; non adibito più al culto, si presenta con una costruzione a navata unica, ha una facciata in stile romanico-gotico, mentre in epoca più tarda sono stati aggiunti il portale d’accesso alla cappella Salineri e il campanile.

L’edificio venne eretto su iniziativa dei Cavalieri Ospitalieri. Dopo la creazione di una nuova comunità parrocchiale per i borghi di San Bartolomeo al Mare, e quindi la separazione dalla matrice chiesa parrocchiale di San Giorgio di Cappadocia (l’attuale chiesa di San Nicola da Tolentino), nel 1505 gli abitanti di Cervo scelsero questo luogo di culto romanico quale nuova sede della parrocchia.

Successivi e moderni interventi di recupero e di ripristino hanno permesso all’oratorio di Santa Caterina di tornare allo stile e alle forme architettoniche romaniche, cancellando ogni rivisitazione operata nel XVI secolo. L’attuale struttura si presenta con una costruzione ad unica navata in pietra da taglio, con annessa cappella laterale. L’annesso campanile è databile al XVII secolo.

Al suo interno custodisce alcuni cicli di affreschi del Cinquecento, tra i quali uno raffigurante San Giorgio che uccide il drago posto all’ingresso dell’ex oratorio.

L’oratorio è sede di numerosi eventi: mostre, concerti, esposizioni, e rappresentazioni.

Inoltre, all’interno dell’oratorio è possibile visitare la mostra permanente degli Spitzenbilder, realizzata per la generosità della signora Bianca Vallora con il contributo del Lions Club Imperia Host e del Comune di Cervo. La classificazione dei santini va fatta in base al criterio del contenuto in esso raffigurato e in base all’elemento materiale e al procedimento tecnico o artistico con cui sono realizzati. 

Le immagini dell’oratorio e della sua mostra nel video-servizio a inizio articolo.