Dopo aver ospitato gli eventi collaterali al  Festival della Canzone italiana, il Teatro dell’Opera del Casinò torna alla consueta programmazione. A Febbraio tre appuntamenti prestigiosi: martedì 20 febbraio alle ore 16.30 sarà il prof. Fulvio Cervini a ricordare i 400 anni della Cupola del Brunelleschi con il suo volume: ”La prospettiva di Brunelleschi. Quaranta buone ragioni per studiare l’arte medioevale.” (CB Edizioni). L’incontro, organizzato in collaborazione con il Serra Club, ricorda anche  il seicentesimo anniversario del progetto per la realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore.  Si soffermerà, altresì,  su tre capolavori conservati nella Chiesa dei Domenicani di Taggia “Battesimo” “Madonna della Misericordia” del Brea e “Gesù e la Madonna” del Canevesio, creando un parallelismo artistico – letterario partendo dall’arte medioevale.

Sabato 24 febbraio alle ore 17.00 come sabato 24 marzo alle ore 16.00 vedrà il ritorno nel Casinò dei Grandi Maestri della Massoneria Italiana. Il 24 febbraio il Sovrano e Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia avv. Antonio Binni parlerà con il prof. Aldo Mola e con il giornalista e saggista,  Dario Fertilio sul tema. ”La massoneria e la pace”.

Il 24 marzo il Gran Maestro del Gran Oriente d’Italia, Dott. Stefano Bisi si soffermerà sulla tematica legata alla libertà di Associazione.

Con lunedì 26 febbraio si apre la tre giorni dedicata al Festival della legalità e delle Idee, curato in collaborazione con i Magistrati Dott.sa Grazia Pradella e Dott. Roberto Cavallone. Gli incontri sono stati inseriti  nel piano di Formazione dei Docenti e dei Giornalisti.

Per il quarto anno consecutivo il Festival coinvolgerà le scuole provinciali e la società civile attraverso incontri, che inizieranno alle ore 11.00 e alle ore 1530, con scrittori, giornalisti, magistrati ma anche giovani cantanti e cantautori per riflettere ancora una volta sul significato sociale della  “Cultura della legalità.” Partecipano tra gli altri il magistrato Dott.sa Simonetta Matone, oggi Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Roma, per 17 anni PM per il Tribunale dei Minori, il Comandante Alfa con il suo nuovo libro:” Io vivo nell’ombra” (Longanesi) Felicia Impastato che presenterà il nuovo volume “ Oltre i cento passi” (Piemme) Antonio Ferrari e il suo libro “Il segreto” (Chiarelettere) sul sequestro di Aldo Moro.  “Il contributo dell’informazione nella lotta alle mafie” è il tema che verrà affrontato da Michele Albanese, giornalista calabrese che vive sotto scorta da anni e responsabile nazionale della legalità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ( Fnsi).  Don Armando Zappolini  presenterà  il libro “Un prete secondo Francesco. Contemplativo, sognatore e costruttore di ponti (San Paolo Editore). Porterà la sua diretta testimonianza  il Maresciallo dei Carabinieri Antonio Brunetti medaglia d’oro per la sua attività contro l’eversione, uno dei 31 uomini del nucleo antiterrorismo del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Ha confermato il suo intervento  Nicola Gratteri, Procuratore di Catanzaro. Parlerà anche del suo libro “Fiumi d’oro. Come la ‘ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale” (Mondadori). Partecipa il cartoonist Tiziano Riverso. Interviene musicalmente il cantautore  Christian Gullone ma non solo.

Il primo appuntamento è per il 20 febbraio ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. In occasione dei 400 anni dal progetto di realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore il prof. Fulvio Cervini relazionerà su Brunelleschi . I ragzzi del Serra creeranno un continuum letterario artistico che permetterà di analizzare nell’ambito dell’arte medioevale anche alcune tra le opere  più belle  custodite sul territorio ligure. Si tratta dei tre polittici della chiesa dei Domenicani di Taggia.

“l medioevo sembra molto lontano, eppure siamo fatti anche di medioevo. La sua arte e la sua architettura, piaccia o no, sono dentro di noi e intorno a noi: e anzi ci sono indispensabili per capire il passato, muoverci nel presente e progettare il futuro. Per crescere come persone e cittadini, e restare umani. Ecco perché le quaranta buone ragioni per occuparsi di arte medievale hanno un nome e un cognome, e non tutte sono medievali. Ciascuna di esse rappresenta un punto di vista sul medioevo o un aspetto peculiare di quell’universo: e dunque traccia un percorso di avvicinamento a una civiltà assai più sfaccettata e creativa di come a volte viene rappresentata dal senso comune. Tutte insieme introducono a un’altissima cultura visiva, ma non vogliono riassumerne un panorama sistematico. Queste pagine, destinate soprattutto agli studenti, non contengono un viaggio nell’arte medievale, ma l’invito a intraprenderlo. E qualche suggerimento, di etica e di metodo, per orientarsi durante il viaggio e renderlo fruttuoso.” (Fulvio Cervini).