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Sale aperte senza limitazioni se non quella dell’obbligo del green pass e appuntamenti alternativi, dai tornei di poker agli eventi eno-gastronomici passando per la cultura con i Martedì Letterari e il Premio Antonio Semeria.

L’autunno del Casinò di Sanremo però è ‘caldo’ come da tradizione per questo periodo dell’anno in tutta Italia.

“Dallo scorso 7 giugno quando abbiamo riaperto dopo sette mesi e mezzo di chiusura, ci siamo tolti delle belle soddisfazioni – dice Adriano Battistotti presidente del Casinò di Sanremo spa – gli incassi sono stati ottimi anche grazie al fatto che molti nostri clienti hanno preferito vacanze di prossimità nella nostra Riviera piuttosto che scegliere mete esotiche”.

“Da settembre in poi è stata registrata una leggera flessione, direi fisiologica, che noi cerchiamo di contrastare organizzando eventi e serate eno-gastronomiche di alto livello nei fine settimana, in attesa delle vacanze di Natale”.

La decisione di ridurre l’orario dei giochi tradizionali con apertura dei tavoli dalle ore 19 in poi esclusi week-end e festivi, ha sollevato le proteste dei lavoratori e dei loro sindacati.

“Diciamo subito che gli orari di apertura della casa da gioco restano immutati dalle 10 sino a notte fonda – la precisazione di Battistotti – mentre il provvedimento in oggetto riguarda solo i ‘giochi lavorati’ che si svolgono al piano nobile del Casinò, riducendo gli orari (apertura sale alle 19 invece che alle 14,30) durante la settimana dal lunedì al giovedì, e poi potenziare l’offerta nel week-end seguendo la regola della domanda e dell’offerta e quella dell’afflusso turistico in città”.

“I sindacati oppongono a questa decisione diverse considerazioni – spiega il presidente della Spa – ma la nostra decisione è suffragata da dati oggettivi di calo di presenze in quei giorni e orari, ma tiene anche presente l’ottimizzazione della gestione del personale. Il confronto è aperto e sono in programma incontri con i sindacati per trovare una soluzione gradita a tutti”.

Presidente, ci siamo visti pochi giorni fa nella triste occasione del funerale del giornalista Gianpiero Moretti che lei ha conosciuto bene.

L’ho conosciuto quasi trent’anni fa – risponde con un velo di commozione – quando ho iniziato a fare politica, io ero giovanissimo e lui era stato molto cortese con me. Lo stimavo perché amava attenersi ai fatti senza cadere in considerazioni personali”.

“Il caso vuole che pochi giorni fa, scartabellando nell’archivio del Casinò, ho trovato il primo numero della rivista Il Biribissi che parlava di arte, cultura, spettacolo ed era edita all’interno della Casa da gioco. A fianco di firme prestigiose come Vittorini, Maccario, Bernacca per il meteo, c’è anche quella di Gianpiero Moretti che in quel primo numero scrisse un articolo sull’ingresso dei giochi americani nel nostro Casinò. Gianpiero allora aveva 33 anni – conclude Adriano Battistotti – e già a quell’età si riconosce la sua capacità di rappresentare i fatti in modo corretto”.