il caso marcinkus

Domani 22 gennaio ore 16.30 nel Teatro dell’Opera, Fabio Marchese Ragona illustrerà l’ultima fatica letteraria: Il caso Marcinkus. Il banchiere di Dio e la lotta di papa Francesco alle finanze maledette (Chiarelettere).

Questo libro ripercorre le imprese rocambolesche di monsignor Marcinkus, uomo vicinissimo al papa e ai suoi più stretti collaboratori, intimo di ministri e capi di Stato, manager e banchieri, arricchendole di dettagli venuti alla luce solo di recente, di nuove testimonianze e di documenti inediti. A distanza di trent’anni dall’uscita di scena di Marcinkus, cosa resta di lui nelle stanze del torrione di Niccolò V, sede dell’Istituto per le opere di religione? È vero che lo Ior si è ormai quasi totalmente rinnovato, come assicura il suo attuale presidente, grazie alla vigilanza dell’Autorità d’informazione finanziaria della Santa sede e alle nuove normative sulla trasparenza entrate in vigore in Vaticano? Oppure persistono ombre e torbide manovre per ostacolare il cambiamento voluto da papa Francesco? Un racconto che attraversa più di cinquant’anni di storia delle finanze maledette del Vaticano, con lo sguardo sempre rivolto all’attualità, fotografando i lati oscuri che ancora rimangono. Di nuovo legati alla gestione del denaro, del potere e degli affari.

“Fare le riforme a Roma è come pulire la sfinge d’Egitto con uno spazzolino da denti”. Papa Francesco lo aveva ribadito già un anno fa, nel corso degli auguri natalizi alla Curia Romana. Forse perché sapeva bene che il suo tentativo di riformare il Vaticano ha incontrato nel corso degli anni numerosi oppositori e diversi ostacoli. Poco dopo la sua elezione a Vescovo di Roma, Francesco, provò anche a riformare lo Ior e per farlo incaricò una commissione (formata da cardinali, vescovi e laici) di studiare l’Istituto per le Opere di Religione, richiedere alla dirigenza della documentazione e fotografare la situazione della banca vaticana, in modo che il gruppo potesse proporre al Papa una possibile riforma. Bergoglio, dopo un anno di lavoro, chiese che lo Ior modificasse il proprio statuto, ormai troppo obsoleto, fermo ancora al 1990. Ma la commissione riferì al Pontefice che la documentazione richiesta alla “Banca di Dio” non fu mai consegnata.

Uno smacco al Papa, una storia che – a dire di alcuni componenti di quel gruppo di lavoro – aveva riportato l’Istituto per le Opere di Religione indietro di quasi 50 anni, quando a dettar legge all’interno del torrione di Niccolò V c’era il controverso monsignor Paul Marcinkus. Cosa resta oggi di lui all’interno delle stanze della banca d’Oltretevere? È vero che lo Ior si è ormai quasi totalmente rinnovato, come assicura il suo attuale presidente, grazie alla vigilanza dell’Autorità d’informazione finanziaria della Santa sede e alle nuove normative sulla trasparenza entrate in vigore in Vaticano? Oppure persistono ombre e torbide manovre per ostacolare il cambiamento voluto da Papa Francesco? (Dal Tgcom)

Fabio Marchese Ragona nonostante sia nato a Milano il 23 dicembre del 1982, è siciliano di Canicattì (Agrigento), ma negli ultimi anni ha vissuto tra Roma e Milano. Scrive principalmente di cose vaticane ed è accreditato come vaticanista presso la Sala Stampa della Santa Sede.

Si è laureato a Roma in Scienze della Comunicazione prima nel dicembre 2004 (laurea triennale) e poi nel dicembre 2006 (laurea specialistica). In seguito, a Milano, ha frequentato il master biennale in giornalismo del Campus Multimedia IULM – Mediaset. Dopo aver svolto stage in Rai e a SkyTg24 è arrivato a Mediaset, dove lavora dal dicembre 2008. Ha lavorato a “Studio Aperto”, “News Mediaset”, “Tgcom24”, “Tg4” e “Videonews”, la testata Mediaset che realizza i programmi d’informazione di Canale 5, ItaliaUno e Retequattro. Dall’ottobre 2017 è ritornato al canale all-news Tgcom24, dove conduce e cura ogni settimana la rubrica tv “Stanze Vaticane“).

Collabora anche con il quotidiano Il Giornale, il settimanale Panorama, con il mensile di cinema CIAK e ogni tanto con Wired.it. In passato ha scritto (di Vaticano e non) per L’Espresso, Il Foglio (ediz. del sabato), Corriere della Sera Magazine, Repubblica.it e Vatican Insider – La Stampa.  E’ autore de “Il Sorriso di Karol“, documentario di Tgcom24 su Giovanni Paolo II.

Ha scritto nel maggio 2016 “Potere Vaticano“, un pamphlet sulla diplomazia di Papa Francesco edito da Il Giornale. Ha collaborato nel 2015 anche al “Vocabolario di Papa Francesco”, edito da Elledici. Nel maggio 2009 ha realizzato un’intervista al comandante della Guardia Svizzera, Daniel Anrig, sulla possibilità di ammettere le donne nel corpo pontificio (l’intervista è stata ripresa dalle principali testate internazionali, dal Times al Washington Post, fino alla BBC. El Pais, Corriere della Sera, Fox News e New York Times).

Il 29 gennaio nel Teatro alle ore 16.30 Cordes Frates -Dall’Europa a Sanremo. Storia della Federazione Internazionale degli Studenti nel Novecento. Intervengono lo storico Aldo A. Mola e l’architetto Marco Albera. Musica, canti e cimeli

I martedì letterari tornano dopo la pausa festivaliera.