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Casa Serena e Casinò sono due vicende paradossalmente molto simili che lasciano un grosso senso di amaro in bocca e grandi perplessità sulle scelte politiche all’interno della città di Sanremo”. A dirlo a Riviera Time è il segretario generale di Cgil Imperia Fulvio Fellegara.

Il sindacalista ha fatto un’analisi delle due complesse situazioni che, in ambo i casi, hanno portato a un taglio di lavoratori nella città dei fiori.

“Per ciò che concerne Casa Serena siamo in attesa del pronunciamento del giudice rispetto ai ricorsi che sono in corso per rientrare in possesso della struttura da parte del Comune, ma in mezzo a questa lite legale ci sono 40 persone che hanno perso il posto di lavoro e anziani che hanno livelli minori di assistenza. Il tutto con zero rilancio rispetto a quanto promesso dal nuovo gestore – dice Fellegara”.

In merito alla casa da gioco invece: “La scelta è chiara. Hanno ridotto i servizi sapendo che questo scientificamente avrebbe comportato la perdita di posti di lavoro. È stata ricercata apposta un’azienda che venisse con l’intento di assumere meno persone. C’è dunque una scelta precisa nel lasciare a casa le persone che sono state considerate un costo. Ci sono dunque 20 sanremesi senza stipendio e posto di lavoro. Tra le due situazioni c’è un’ulteriore analogia. In entrambi i casi è stato affidato l’appalto ad aziende con 10mila euro di capitale sociale e che hanno poca storia. Nel caso del Casinò addirittura questa azienda non aveva alcun dipendente fino ad aprile.

Noi – conclude il segretario – li marcheremo stretti e diremo ciò che non va. Quel che è certo è che 20 persone sono senza lavoro e possono ringraziare l’amministrazione che ha fatto queste scelte assolutamente sbagliate”.