bajardo

L’emergenza del “caro bollette” rischia sempre di più di mettere in ginocchio i piccoli Comuni. Già questi presidi territoriali fondamentali per l’entroterra ligure devono fronteggiare maggiori spese dovute allo svolgimento dei servizi essenziali. E ora, con l’arrivo dell’inverno, si rischia davvero di non riuscire ad arrivare a fine anno garantendo una corretta gestione dei bilanci di previsione.

L’amministrazione comunale di Bajardo non si è dunque fermata a scelte come, ad esempio, la cancellazione delle luminarie natalizie o lo spegnimento della pubblica illuminazione in alcune ore notturne. Ma ha deciso di andare oltre: chiudendo gli uffici comunali per un giorno in più alla settimana “per risparmiare energia elettrica e gas per il riscaldamento”.

“Si tratta di una scelta obbligata”, dichiara il sindaco Remo Moraglia, “dovuta al fatto che l’aumento spropositato delle bollette delle forniture di energia elettrica rende fortemente difficoltosa la prosecuzione dell’attività di questo Comune, in ragione dei costi ingenti da sostenersi. Oltretutto i ristori già erogati dallo Stato, a fronte delle varie manovre legislative adottate dalle Camere, risultano largamente insufficienti a coprire questi maggiori costi. Si rischia davvero, in mancanza di misure urgenti che devono essere assolutamente garantite dallo Stato, di non garantire più la funzionalità degli enti locali, soprattutto nei luoghi di entroterra”.

A partire da lunedì 10 ottobre 2022, pertanto, il ricevimento del pubblico degli uffici del Comune di Bajardo è garantito:

– il lunedì dalle ore 9.00 alle ore 12.30;
– il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 12.30;
– il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.30;
– il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30;
– il primo sabato di ogni mese dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Pertanto gli uffici comunali sono chiusi nei giorni di martedì e sabato, tranne il primo sabato del mese.

“La chiusura degli uffici comunali per la giornata del martedì”, conclude il sindaco Moraglia, “rappresenta una misura necessaria, che potrà essere riveduta in futuro, qualora lo stato di crisi internazionale dovesse terminare. Questa è una scelta responsabile finalizzata a tutelare e salvaguardare il bilancio comunale, e nel contempo vuole essere un segnale istituzionale allo Stato, affinché vengano garantite adeguate risorse e finanziamenti per lo svolgimento delle attività istituzionali a beneficio della comunità locale”.