carcere sanremo

“Decine di detenuti con gravi problemi psichiatrici vengono assegnati ogni giorno nelle sezioni detentive degli istituti penitenziari della nostra regione”, denuncia Guido Pregnolato, segretario ligure dell’Uspp. “Tutto ciò comporta, sotto l’aspetto gestionale, una serie di problematiche ben più gravi del sovraffollamento, perché tali soggetti necessitano di una particolare assistenza sanitaria, continua e professionale che un carcere non può assicurare. Il personale di Polizia Penitenziaria, oltre a gestire la sicurezza interna in uno stato di grave carenza d’organico, è costretto ad affrontare senza mezzi e alcuna formazione, le continue situazioni di emergenza che si vengono a creare”.

“Nella giornata di ieri, nel giro di poche ore, vi è stata una vera e propria escalation di violenza all’interno del carcere di Sanremo da parte di due detenuti con disturbi mentali”, dichiara l’Uspp. “Dapprima, un nordafricano ha appiccato un incendio che ha reso inagibile un’intera sezione dell’istituto, successivamente, un altro detenuto, di nazionalità rumena, è andato in escandescenza distruggendo un tablet usato per i video colloqui e i suppellettili all’interno della cella”.

“La sua furia devastatrice si è placata grazie alla professionalità dei poliziotti in servizio, ma oltre all’inspiegabilità del gesto”, denuncia l’Uspp, “l’assurdità è che il detenuto in questione è già stato protagonista di simili condotte e benché precedentemente trasferito dal carcere di Sanremo vi ha fatto ritorno ripetendo il medesimo copione della volta precedente. Questo è il bollettino parziale, infatti gli agenti, allo stremo, ci riferiscono che nella mattinata odierna un detenuto con disturbi psichici ha posto resistenza minacciando il personale operante, mentre un altro ancora è stato ricoverato d’urgenza in psichiatria. Per l’Uspp è, inoltre, totalmente ingiustificata anche la prassi di assegnare incarichi di controllo di detenuti sottoposti a “grandi sorveglianza” per motivi sanitari, che, invece di essere gestiti da personale medico e infermieristico specializzato, vengono lasciati ai poliziotti che hanno già grandi responsabilità nel controllo e nella vigilanza di centinaia di detenuti”.

“Il sistema delle carceri italiane fa acqua da tutte le parti e la gestione dei detenuti psichiatrici è senza ombra di dubbio uno dei punti deboli del sistema penitenziario, ma è evidente – continua l’Uspp – che Sanremo è un istituto molto problematico, anche dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro come le assenze programmate ai vertici del comando senza prevedere una figura supplente oppure la chiusura dell’ufficio per le traduzioni e piantonamenti”.

“Insomma, una mala gestione che lascia il personale sottoposto ulteriormente disorientato e che crea evidenti disservizi, su cui l’Uspp, accertate la veridicità delle segnalazioni, chiederà un apposito incontro di natura negoziale, preannunciando una visita sui luoghi di lavoro da parte della segreteria nazionale nelle prossime settimane”, conclude.