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Inevitabilmente gli effetti della guerra in Ucraina si stanno già ripercuotendo in diversi e numerosi settori commerciali in Italia, una filiera che comprende anche il comparto turismo. In questi ultimi giorni di aumenti speculativi (“Una colossale truffa” l’ha definita il Ministro Cingolani) dei prezzi dei carburanti, si sono rarefatte le gite giornaliere dei francesi che, conti alla mano, non trovano conveniente consumare mezzo serbatoio per poi fare shopping magari risparmiando qualche euro rispetto ai loro prezzi. L’unica eccezione resta il pacchetto di sigarette che da Mentone in là costa almeno il doppio rispetto a noi ma conviene rimandare a tempi migliori una puntata in Riviera andando per mercati e ristoranti.

“Stavamo appena uscendo dal durissimo periodo di pandemia ed ora questa situazione in Ucraina ci fa ripiombare nell’incertezza”. Lo dice Christian Feliciotto presidente provinciale di Federturismo – Confindustria Imperia.

“L’effetto domino comporta aumenti dei costi di quasi ogni bene, in primis i carburanti che si ripercuote anche sui prezzi dei biglietti aerei oltre che sul turismo di prossimità, quelli del weekend ma anche i giornalieri. Dobbiamo di nuovo navigare a vista”.

“Prima dell’avvento del Covid – dice – la clientela russa aveva raggiunto livelli molto interessanti e ultimamente stava tornando a prenotare nelle nostre strutture, mentre quella ucraina rappresentava solo una nicchia con pochi privilegiati che si potevano permettere di soggiornare da queste parti”.

Tutte le prenotazioni da parte di clienti russi sono state cancellate e questo si ripercuoterà sul settore turismo per diversi anni anche se la guerra dovesse finire a breve”.

Sabato c’è la Milano-Sanremo, quanto porta in termini di prenotazioni? “È soprattutto una grande vetrina internazionale dove mostrare il nostro territorio – spiega Feliciotto – e viene molto seguita in tutti i paesi del nord Europa, Germania, Belgio, Olanda oltre alla Francia, importanti serbatoi di clientela per la nostra Riviera. Come ricaduta diretta riguarda solo gli addetti ai lavori, organizzazione e manovalanza, quelli che devono venire qui prima degli altri per preparare tutto, ma nulla a che fare con le squadre dei professionisti o con gli spettatori”.

A proposito di manifestazioni, sta per essere presentata un’interpellanza in Consiglio Comunale per avere spiegazioni sul terzo annullamento consecutivo del Corso Fiorito: “Considerato il costo di quel bellissimo evento – conclude – dopo due anni di gravi difficoltà causa pandemia e tenuto conto che il Corso Fiorito va organizzata con largo anticipo per la progettazione dei carri in diversi comuni della provincia, non mi sento di condannare questa scelta ma è chiaro che bisogna ripensare a come rilanciare questa grande manifestazione e possibilmente spalmarla su più giorni per evitare il mordi e fuggi che l’ha caratterizzata ultimamente”.