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Questa sera, quando vi metterete a letto, ricordate di spostare le lancette dell’orologio: nella notte, tra oggi, sabato 25, e domenica 26 marzo, tornerà l’ora legale. E dalle 2 passeremo direttamente alle 3. Purtroppo si dormirà sessanta minuti in meno ma, passata la stanchezza, guadagneremo un’ora di luce.

Proprio quell’ora che allunga le giornate degli italiani che cominciano a sentire le rondini, l’odore della primavera e aprono le finestre all’estate. Non è così per i paesi del Nord Europa, motivo per il quale era stata richiesta l’abolizione da oltre 3 milioni ed 800mila persone che avevano risposto ad un sondaggio della Commissione Europea.

Nel 2019 era stato addirittura avviato l’iter che avrebbe portato alla cancellazione del cambiamento dell’ora nel 2021. Poi lo scoppio della pandemia ed i rincari dell’energia hanno bloccato tutto. Anzi l’adozione dell’ora legale, agli italiani porterà un risparmio in bolletta.

Che poi, insieme alla tutela dell’ambiente, è il vero motivo per il quale nacque lo spostamento delle lancette. La Terna ha stimato che, soltanto nel 2016, siano stati risparmiati 573 milioni di kilowattora, cioè il consumo elettrico medio annuale di 210mila famiglie, grazie all’ora legale.

Diventata definitiva in Italia dal 1966, ma ogni Stato sceglie se adottarla o meno, in base alla necessità. Ad esempio la Russia non ha optato per variazioni mantenendo continuamente l’ora legale, sospendendo quella solare.