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Credit: Simon - CC BY-NC-ND 2.0

Una serie di segnali incoraggianti con indicatori al ribasso: queste ultime ore nelle Alpi Marittime stanno confermando il trend migliorativo sui numeri della pandemia, iniziato ormai da diversi giorni, anche se ancora ieri venivano annunciati altri nove decessi nel fine settimana, per un totale che ha così superato la soglia di 1900 vittime negli ospedali e nelle case di riposo del dipartimento.

La tensione ospedaliera si riduce giorno dopo giorno e scende al 70% con 486 ricoveri, 67 dei quali nei reparti di terapia intensiva, una cifra quest’ultima che è la metà di quella raggiunta nel picco della crisi lo scorso 28 marzo.

Il popoloso dipartimento che confina con l’estremo ponente ligure vanta una popolazione di un milione e 80mila abitanti, trecentomila dei quali hanno ricevuto la prima dose del vaccino.

Il tasso d’incidenza (quanti contagi ogni 100mila abitanti) che in Francia viene calcolato su base settimanale, è sceso a quota 167 (media nazionale 314) quando a fine febbraio aveva raggiunto il suo record di 642. Contemporaneamente scende anche il tasso di positività sotto la barriera del 5%, precisamente a 4,9%, calcolato sulla percentuale di positivi rispetto ai test effettuati, e si colora di verde sulla cartina francese.

Dal 3 maggio i francesi non avranno più nessun limite per i loro spostamenti e potranno dunque tornare in Italia anche se solo per una toccata e fuga, per fare compere e pranzare nei ristoranti. Questa ondata di speranza porta anche richieste legittime come quella dello slittamento del coprifuoco e soprattutto quella dell’alleggerimento in genere delle restrizioni prima delle altre regioni o province, come accaduto esattamente al contrario però quando i dati del sud-est francese erano i peggiori dell’intera nazione.

Prudenza è la parola d’ordine anche a Monaco. A fronte di dati che si sono rimessi in carreggiata dopo un inizio anno molto preoccupante, la situazione indica sette nuovi positivi rilevati ieri per un saldo contagiati-guariti di un centinaio di casi ancora attivi anche se sono molti meno quelli che necessitano di cure e assistenza ospedaliera. Il Princesse Grace ospita dieci malati tre dei quali in rianimazione mentre sono una trentina le persone con pochi sintomi seguite direttamente dalle loro abitazioni.

Ma che il virus continui a circolare lo dimostra anche un altro contagio nella squadra di calcio del Monaco, il sesto nell’ultima settimana abbondante. Si tratta del russo Golovin che va ad aggiungersi a Diatta, Matsima, Millot, Matazo e Gelson Martins, una disdetta per i biancorossi che sono in piena lotta scudetto e domenica sera si giocano una fetta di stagione nel loro stadio contro il Lione.