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Lo abbiamo incontrato la settimana scorsa a Ventimiglia in occasione dell’inaugurazione ufficiale del porto Cala del Forte. Oggi l’ingegner Stefano Puppo è venuto a trovarci in redazione a Marina degli Aregai.

Da un porto all’altro, come accaduto per gran parte della sua vita professionale, a lui che alla fine del 1979 ottenne la laurea in Ingegneria idraulica marittima.

“I miei ricordi riguardo Cala del Forte risalgono addirittura alla fine del secolo scorso – dice – quando nel 1998 presi in mano il progetto preliminare di quest’opera su incarico del gruppo Cozzi Parodi. Sono passati addirittura 23 anni, il mio ruolo è stato quello di occuparmi esclusivamente dell’opera marittima e quell’incarico ha dato una svolta alla mia vita professionale avendo trovato in quel gruppo imprenditoriale una sorta di punto di riferimento”.

“Abbiamo iniziato con i disegni della struttura portuale – ricorda Puppo – ci siamo confrontati con la Regione che con le sue idee ha contribuito secondo me a migliorare il progetto che in origine era molto più imponente e arrivava a poter ospitare sino a 700 posti barca. Questi ridimensionamenti ci hanno reso un po’ difficile la vita per trovare comunque una forma armoniosa per quell’approdo che già aveva una particolarità, quella di non poter aver l’imbocco a levante come tutti i porti di questo territorio ma a ponente perché la prima piena del Roya lo avrebbe riempito di ghiaia e detriti”.

“Poter far stare in un anfiteatro a terra, con la sua forma semi-circolare, un nuovo approdo è stato l’oggetto di serrati e costruttivi confronti con l’architetto Alborno che si è occupato di tutte le opere a terra. Abbiamo pensato innanzitutto ad applicare il concetto del ‘bello’ come lo intendevano gli antichi greci che si rifacevano all’idea della ‘proporzionalità del segmento aureo’, una sequenza di forme che si nota in tutti gli antichi monumenti greci. E così abbiamo creato questa sorta di spirale che rappresenta…il bello e che resta tale anche dopo tanti anni dalla sua progettazione”.

Stefano Puppo ha messo la sua firma su tante opere: il progetto e direzione lavori a Marina di San Lorenzo, il progetto del porto di Bordighera, opere di consolidamento e direzione lavori sul porto vecchio di Sanremo, la sopraelevazione del muro della diga principale di Portosole a Sanremo, l’innalzamento del muro paraonde e modifiche alla banchina nel porto degli Aregai. E tanti incarichi fuori zona, a Trieste, Milano, Genova, nel nuorese, in provincia di Napoli ed anche a Cuba per disinquinare la baia dell’Avana.

Stefano Puppo ha la passione della scrittura ed anche qualche trascorso in politica.

“Amo tantissimo questa zona e i tre libri che ho pubblicato – rivela l’ingegnere – vorrebbero essere una testimonianza dei tempi che ho vissuto io, e quelli della mia generazione, a Sanremo. Tra poco ne pubblicherò un altro, il mio quarto libro”.

“Un periodo, breve, l’ho anche dedicato alla politica nel 1993 quando il boom della Lega Nord vide Davide Oddo diventare sindaco a Sanremo e mi affidò come assessore le deleghe ai lavori pubblici e urbanistica. Durò poco, meno di un anno, a causa dello scioglimento del Consiglio Comunale. Dopo tanto tempo, pochi anni fa accettai di mettere il mio nome nella famosa ‘lista dei 100’ in appoggio a Sergio Tommasini candidato sindaco contro Biancheri. Lo feci per offrire un contributo di esperienza professionale con oltre 40 anni di lavori sul mare e anche per amicizia e frequentazione sportiva comune”.

“Non so cosa mi aspetterà nel futuro – conclude Stefano Puppo – non mi precludo nulla, un po’ di tempo libero ce l’ho, ora posso scegliere a quali progetti dedicarmi e vederli realizzati, magari anche qualche sogno che si concretizza…”.