L’uscita allo scoperto, sabato la presentazione ufficiale in biblioteca a Oneglia, di ‘Rinascita Sociale‘ ha mosso le pedine della scacchiera per le elezioni amministrative di Imperia.

A presiedere l’associazione Loredana Modaffari che dal palco della sala conferenze della Lagorio, con una platea varia ma principalmente di vecchi e nuovi esponenti del centrosinistra imperiese, ha annunciato il supporto al commissario della Polizia Postale Ivan Bracco anch’esso presente all’incontro seppur senza rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale.

Desta curiosità dopo questa prima uscita di Bracco, anche se ufficialmente di stampo culturale, comprendere quale sarà la sintesi per definire il candidato sindaco della coalizione, composta oltre che dalla suddetta associazione, da Pd, Psi, Sinistra Italiana, Verdi e Imperia al Centro, da contrapporre all’uscente Claudio Scajola.

Non va infatti dimenticato Enrico Lauretti, anch’esso incontrato dai vertici del Partito Democratico locale, che da mesi ha già avanzato la propria candidatura a primo cittadino e non sembrerebbe propenso a fare un passo di lato.

“Tutte le iniziative che si considerano alternative alla gestione di Imperia di Claudio Scajola sono meritevoli e devono essere prese in grande considerazione da coloro che stanno costruendo un modello di città diverso – dichiara Christian Quesada, segretario provinciale dem al nostro giornale. Il Pd si è confrontato già alcune volte con Bracco e sta continuando a farlo con l’obiettivo di mettere in campo la coalizione più ampia possibile con cui presentarsi alle elezioni comunali. Noi siamo il Pd. Quella di sabato è stata un’iniziativa di Rinascita Sociale, ma abbiamo comunque già manifestato apprezzamento per quanto proposto. La figura del candidato dovrà arrivare dopo un lungo confronto tra i componenti della coalizione, ma le proposte della società civile sono un qualcosa che il partito cerca sempre di incentivare”.

A Quesada abbiamo chiesto anche del candidato Lauretti: “Non puntiamo sui nomi, ma sull’idea di città. Se Lauretti decide di far parte di questo tavolo di coalizione collaborando in un progetto ampio ben venga. Nessuno però deve partire con il preconcetto di essere il candidato sindaco. Se dovessero prevalere i personalismi sceglieremo se stare con gli uni, con gli altri o se correre per conto nostro”.

Sul medesimo argomento abbiamo sentito anche le due parti in causa tra i possibili competitor di Scajola emersi fino a oggi.

“Noi siamo seduti a un tavolo, come associazione supportiamo Bracco – esordisce Alice Biondi portavoce di Rinascita Sociale. Il candidato sindaco dovrà uscire però dalla coalizione che come noto comprende anche Pd, Psi, Sinistra Italiana e Verdi. Noi, come espresso, portiamo candidatura di Bracco e speriamo sia condivisa e accettata da tutti. Come lui crediamo in un progetto di città e siamo aperti all’ascolto di proposte valide e meritevoli. Con Lauretti abbiamo parlato, ma la sua idea sembra essere quella di candidarsi in prima persona – continua. Credo che la prossima settimana possa essere quella decisiva per chiudere il quadro”.

“Noi manteniamo linea che è quella di rivolgersi a tutti coloro che sono interessati a un buon governo liberal democratico – dichiara Enrico Lauretti a Riviera Time. Con Bracco abbiamo avuto un incontro, ne avremo uno anche con il Pd, ma il nostro intendimento è quello di portare avanti la nostra linea con la mia candidatura a sindaco. Se Bracco e Pd vorranno sostenerci ne saremo lieti, ma abbiamo un nostro programma ormai già delineato con precisi valori a cui facciamo riferimento. Chi vuole collaborare è ben accetto, la nostra proposta è per un elettorato centrista. Mi ritengo un liberal moderato aperto al dialogo, ma non sono certamente candidato del centrosinistra. Credo che quello da noi proposto sia l’unico schema che possa realmente competere”.