simone baggioli

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Simone Baggioli, capogruppo di Forza Italia in Comune a Sanremo.

“Ritorno un momento sulla questione punto nascite e sanità locale per chiarire il mio pensiero e fare un paio di considerazioni.

Ho letto con attenzione le dichiarazioni rilasciate ai giornali da parte di alcuni – pochi direi – esponenti politici che hanno preso le difese del sindaco Biancheri dopo aver appreso delle scelte messe in campo da Regione Liguria.

Politicamente la situazione è presto fatta. La Regione ha dimostrato, ancora una volta, di essere distante anni luce dalla realtà della provincia di Imperia. In sostanza, prima si espone con determinate linee strategiche di salvaguardia della collettività sotto il profilo sanitario e poi, per motivi non noti, cambia improvvisamente idea. Il risultato impatta sulla nostra collettività con spreco di denaro pubblico e criticità nel sistema sanitario locale. Il sindaco Biancheri – che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini di Sanremo – invece resta seduto in sala d’attesa, inefficace e debole politicamente, non in grado di farsi ascoltare neppure per un momento. A questo punto concordo con molti amici sul fatto che Sanremo resta, come sempre, al palo e, ancora una volta, non riesce ad approfittare di questo palesato ottimo rapporto con il governatore Toti che, a quanto pare, si limita, con il nostro primo cittadino, ad un veloce caffè al bar. Probabilmente inefficace anche la scelta del sindaco Biancheri di nominare quale presidente della V Commissione Consiliare Sanità la nota floricoltrice Anna Asseretto. Per fare una battuta, un po’ come se nominassero il sottoscritto, geometra, presidente del CERN di Ginevra.

Un altro punto che merita attenzione è certamente la qualità del servizio sanitario locale. Oggi la situazione che viviamo è sotto gli occhi di tutti: medici che fuggono dal nostro territorio e, quei pochi e capaci che restano, sono chiamati a svolgere la loro professione più ore dell’orologio. Manca una struttura in grado di soddisfare le esigenze del cittadino, capace di ospitare tutte le varie discipline mediche e tecnologicamente all’avanguardia. Ecco perché l’ospedale unico di Taggia resta un’opera fondamentale per il nostro territorio. Allo stesso modo richiamerebbe l’interesse di medici chirurghi, infermieri e OO.SS da altre parti di Italia. Migliorerebbe senz’ombra di dubbio la qualità della vita oltre che l’opportunità di farsi curare nella nostra regione senza doversi recare in Piemonte, Lombardia, Emilia, alla ricerca di équipe mediche capaci, professionali, operanti in strutture più moderne e avanzate rispetto alle nostre, senza dimenticare i costi delle prestazioni mediche che la Liguria deve elargire alle altre regioni. Anche le infrastrutture giocano un ruolo fondamentale in tutto questo.

La Liguria conta poco più di 1,5 milioni di abitanti paragonabile alla sola città di Milano. In provincia di Imperia i residenti sono poco più di 200mila abitanti. Sulla base di questi dati si deve partire con una strategia – più che altro una volontà – politica non fatta di parole al vento, con il coraggio di scegliere la soluzione migliore per tutti quanti noi”.