Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dei consiglieri d’opposizione PD a Imperia Deborah Bellotti ed Edoardo Verda.

“Prendiamo atto dell’improvviso interesse di assessori e consiglieri di maggioranza sulla situazione della spiaggia di Borgo Prino.

Se un’iniziativa fa discutere, come insegnano gli esperti di marketing, ha già raggiunto il suo risultato. Quindi siamo particolarmente soddisfatti.

Tuttavia nella foga di replicare i nostri non hanno letto con attenzione il comunicato che dice cose ben precise e chiede risposte altrettanto precise. Abbiamo parlato di “condivisibile obiettivo di rendere maggiormente fruibili le aree di balneazione” e di “garantire la difesa della costa e della passeggiata”.

Abbiamo detto che “sarà necessario attendere i monitoraggi per valutare l’effetto delle maree e del deposito dei sedimenti”.

Dove sta la critica?!

Abbiamo posto però alcune questioni su cui invece non abbiamo avuto risposta.

La prima – e più importante – è se sia vero che, rispetto al progetto originale, sia stato effettuato un ripascimento di poco più della metà di 50 mila metri cubi previsti.

E quindi se l’intervento sia in grado di reggere mareggiate consistenti. Con una semplice ricerca sul sito di Regione Liguria abbiamo “scoperto” il Decreto Dirigenziale 8235 del 22 dicembre 2022 sull’assoggettabilità alla VIA del progetto di Borgo Prino. Dove si legge che “il ripascimento sarà realizzato con il versamento di 28 mila metri cubi di materiale” rispetto al progetto originario che ne “prevedeva il versamento di 50 mila”. Per la relazione sedimentologica poi l’ampiezza della spiaggia “non è in grado di contenere le mareggiate più intense” e di conseguenza “si auspica che in futuro vengano versati ulteriori quantitativi di materiale… come previsto nel progetto originario”. Esattamente quello che avevamo denunciato. Con queste prescrizioni ci pare ovvio quindi valutare l’effetto del prolungamento a mare per oltre due metri della passeggiata di Borgo Prino, metri sarebbero sottratti alla spiaggia. Insomma senza adeguate protezioni a mare il progetto diventerebbe un azzardo.

Quanto alla costituzione di un tavolo tecnico per operatori noi intendiamo ovviamente non solo bar e ristoranti ma anche i bagni marini. Che subirebbero i pesanti effetti di una riduzione della spiaggia a fronte di un ripascimento inadeguato. Da amministratori esperti e di lungo corso non ci aspettiamo selfie, battute e frasi ad effetto, ma dati oggettivi e risposte nel merito”.