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Presentato da poco il progetto per il cambio di “pelle” del lungomare Argentina voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Ingenito, un investimento importante di circa 2,8 milioni di euro per un punto nevralgico della città soprattutto in chiave turistica.

Il consigliere di minoranza ed ex sindaco Giacomo Pallanca è intervenuto ai nostri microfoni per esprimere i suoi dubbi su alcune scelte dell’amministrazione: “Non entro nel merito delle scelte architettoniche perché sono soggettive, ma vorrei entrare in merito all’aspetto tecnico di questo restyling suddiviso in due lotti, che va dalla rotonda di Sant’Ampelio al sottopasso della stazione con un rinnovo della pavimentazione e un rinnovo delle aiuole con l’inserimento di alcune palme dattilifere”.

Proprio sull’inserimento di questo tipo di palme commenta il consigliere: “Questa scelta mi vede favorevole, ma trovo una certa ‘schizofrenia’ di pensiero nell’attuale amministrazione che appena insediatasi aveva fortemente criticato l’inserimento di quattro Washingtonia Robusta sull’attuale rotonda di Sant’Ampelio, in quanto troppe soggette alla minaccia del punteruolo rosso, mentre oggi se leggiamo la relazione tecnica dell’arch. Folli le dattilifere risultano a basso rischio”.

I maggiori dubbi del consigliere riguardano la celerità con cui l’amministrazione vuole raggiungere l’obiettivo: “Questa fretta ci preoccupa, siccome abbiamo il recente esempio del restyling in piazza della stazione, che il sindaco aveva definito una sintesi di bellezza e funzionalità, salvo poi dover far ridipingere la segnaletica e i parcheggi, in questi giorni, perché le scelte erano errate come avevamo segnalato; lasciando perdere altre scelte tecniche sotto gli occhi di tutti a favore di questa funzionalità”.

Il progetto prevede anche di posare le prime pietre su quella che sarà la futura pista ciclabile che si andrà a congiungere con quella del resto del comprensorio intemelio, da Ventimiglia a Dolceacqua. Per quanto riguarda i locali sul fronte mare, Pallanca sottolinea delle criticità: “Dal disegno grafico si denota che si dovranno necessariamente fare degli espropri e la domanda è: se l’attuale amministrazione si è già attività in tal senso, perché pare che tutti i soldi siano comunali, ma probabilmente si chiederanno soldi anche alla Regione molto sensibile alla mobilità sostenibile, come si spiegheranno i ritardi sugli espropri e gli incontri con i proprietari di questi locali”.

Altro punto il mercato del giovedì che si svolge sul lungomare “esso è diventato un vero polmone commerciale per la zona ed il centro, ma dalle informazioni che abbiamo non è stato spiegato alle associazioni di categoria né il progetto né dove verrà spostato durante i lavori e soprattutto dove sarà in futuro”.

Pallanca conclude con un appello all’amministrazione: “Cerchiamo di fare le cose fatte bene, già una volta l’amministrazione ha voluto fare le cose velocemente per avere maggiore consenso, le elezioni del 2023 si avvicinano, ma non facciamo cose che non vanno bene e per le quali dovremmo intervenire quando voi non ci sarete più”.