vittorio Ingenito

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito.

“Caro consigliere Bassi, con riferimento alle sue dichiarazioni pubblicate oggi dalle testate online, desidero far presente di non aver offeso nessuno. Ho semplicemente evidenziato la sua manifesta incapacitĂ  a rivestire non solo il ruolo di candidato sindaco della città di Bordighera, ma anche quella di consigliere comunale.

Sono io ad essere stato offeso quando Lei, lo scorso 17 agosto, ha dichiarato che sarei latitante e che mi presenterei solo per fare le foto a presentazioni ed eventi e ha invocato le dimissioni dell’amministrazione.

Detto questo, ci tengo a precisare che la foto si riferiva al rifacimento della rotatoria dei Piani di Borghetto, per cui Lei, in qualità di assessore ai Lavori Pubblici, non ù stato in grado di scegliere materiali idonei: penso a tutte le volte in cui, in occasione di piogge, motorini sono caduti sull’asfalto e pedoni sono finiti a terra sul marciapiede. Non dimentico inoltre i tempi biblici con cui tali lavori sono stati realizzati. 

Non posso quindi accettare lezioni su come puĂČ essere pavimentato il lungomare da colui che non Ăš riuscito a realizzare nemmeno una rotatoria sicura; solo l’intervento dell’assessore LaganĂ  ha posto rimedio nel primo nostro mandato.

Questo Ú solo uno dei tanti episodi della sua brillante carriera di amministratore.

Le voglio infine ricordare che non Ăš una colpa essere laureati, cosĂŹ come non Ăš una colpa avere il diploma delle scuole medie; si tratta semplicemente di scelte legittime che ognuno compie nel suo percorso di vita. Certo Ăš che per rivestire determinati incarichi Ú necessaria preparazione e costante studio, che possono risultare piĂč difficoltosi per chi come Lei ha difficoltĂ  evidenti persino nella lettura (Ăš sufficiente rivedere il video del suo intervento in merito all’interpellanza sulle autocertificazioni per il percorso di approvazione del P.U.C. nel corso dell’ultimo consiglio comunale). È come se il sottoscritto, compiuti i 50 anni, ambisse alla Presidenza della Repubblica. Ognuno di noi ha dei limiti e deve saperli riconoscere, con il dovuto rispetto comunque nei confronti di tutti coloro che l’hanno votata”.