In programma nella Chiesa Anglicana dal 3 al 15 settembre la mostra di Anna Caser e Adriano Cecco, che presentano i recenti lavori e alcune opere realizzate insieme.
I due artisti che provengono da percorsi e formazioni diverse, partecipano da alcuni anni al progetto ACCA una scelta teorica che ha la sua ragione dâessere allâinterno delle reciproche poetiche e della prassi dellâoperare artistico. Si tratta anche della volontĂ di mettere insieme delle affinitĂ alla ricerca di originalitĂ e ricerca di novitĂ nellâarte.
Anna Caser artista internazionale attualmente vive e lavora a Verona. Le sue opere sono presso privati e collezioni pubbliche in Italia, Europa, negli USA, in Canada e negli Emirati Arabi.
La mostra sarĂ visitabile tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00.
â…unâartista che possiede il pregio non comune di vivere una intensa sensibilitĂ personale in autonoma e aperta simbiosi con le grandi voci della cultura internazionale […] risulta chiaramente osservabile come, nelle sue opere, sia presente lâuso della frattalizzazione modulare per cavar fuori dal nulla caotico dello spazio grafico vuoto la nascita di imprevedibili ordini per serialitĂ successive di piccoli moduli, fino ad ottenere la complessitĂ , artisticamente vivente, dellâimmagine racchiusa in un proprio ordine âben temperatoâ. Una nuova spazialitĂ sensibile si apre ai corpi immaginari, dove il sogno e la favola vengono dolcemente ad abitare, con diritto di realtĂ piĂč che reale […] OrganicitĂ strutturale, rigore e respiro insieme delle forme, rompendo ed esaltando lo spazio fuori dalla sua inerzia, rinserramento e canto geometrico delle âgabbieâ sottilmente rigate con cui la Caser arresta lâimmaginario fuggente dentro ritmi interiori, ecco un segreto antico e sempre nuovo della figuralitĂ grafica e pittorica andata al di lĂ di figurativismo e astrattismo…â
Dino Formaggio, testo dal catalogo âNuovi mondi sensibili e immaginativi in Anna Caserâ.
Adriano Cecco âE in questo consiste la libertĂ di Adriano Cecco che non vuole prefisarsi degli obiettivi stilistici, ma privilegiare la messa a punto del rapporto tra la forma, il colore e lâessenzialitĂ del sentire.
E questo avviene anche quando inserisce nei suoi quadri degli elementi che appartengono alle cosiddette âoccasioniâ, cioĂš a quegli elementi di unâ estetica tranche de vie che si vogliono catturare e fissare nella breve eternitĂ della tela. E anche tutto questo rientra in una scelta di legare il lavoro alla vita, alle sue esperienze, ai suoi attimi fuggenti che sono tanti anche se spesso ritornano inattesi.
Per questo dentro un impianto astratto ma non geometrico, compaiono
degli elementi naturalistici come delle foglie, dei piccoli reperti in sasso, targhe industriali e altro che testimoniano qualcosa del passato, piĂč o meno recente. Adriano Cecco non puĂČ affidarsi solo al colore e alla forma, deve rivolgersi anche ai frammenti delle propria esperienza esistenziale, a qualcosa che ha colpito i suoi sentimenti e che a sua volta Ăš stato scelto per rappresentarli”.
Valerio Deho.