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Domenica 12 settembre nella cornice dello splendido giardino di Irene Brin, a Sasso di Bordighera, la Delegazione FAI di Imperia ha organizzato una “Serata Dantesca” per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. Il giardino, voluto dalla giornalista Irene Brin, icona di moda, eleganza e savoir faire del Novecento, è stato riqualificato in senso ambientale e artistico tra il 2009 e il 2011 dall’artista Maria Dompè.

La capodelegazione FAI di Imperia, Maria Carmen Lanteri, dice che “la delegazione FAI di Imperia ha aderito con entusiasmo alla proposta della presidente regionale Roberta Cento Croce di organizzare, nei tempi e nei modi preferiti da ciascuna delegazione, un evento territoriale per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. Abbiamo scelto di coniugare storia, arte e natura e di fare “parlare Dante” nell’ambito del Giardino di Irene Brin, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. L’evento è stato molto apprezzato dai numerosi partecipanti che hanno vissuto gli spazi del giardino spostandosi dinamicamente da un luogo all’altro per ammirare la creatività artistica di Maria Dompè, che per l’occasione è intervenuta per dare vita a una installazione effimera appositamente concepita, e per applaudire l’artista Gioacchino Logico che, sotto la regia di Eugenio Ripepi, ci ha generosamente offerto una emozionante interpretazione del XXVI canto dell’Inferno. Il successo dell’evento è stato possibile grazie alla generosità di queste persone e di tutti i volontari che hanno contribuito alla sua realizzazione”.

Dante è stato presente attraverso due momenti letterari e artistici: è stata presentata l’opera effimera appositamente creata da Maria Dompè, che l’ha realizzata poche ore prima dell’evento, destinandola a esistere solo per questa giornata. In un’altra parte del Giardino, Gioacchino Logico ha recitato il XXVI canto dell’Inferno presso l’opera scultorea “Virtute e Conoscenza” di Maria Dompè. Al termine dell’evento i partecipanti hanno potuto visitare il prezioso Museo dedicato a Irene Brin con foto, ricordi e opere di artisti di pregio.

L’evento è stato organizzato al fine di raccogliere fondi destinati agli interventi di manutenzione e restauro dei beni del FAI presenti in Liguria e ha avuto un ottimo successo di pubblico; tutti i centocinquanta posti disponibili su prenotazione sono stati occupati.

L’opera effimera di Maria Dompè, di grande suggestione, ha portato più di un partecipante a rammaricarsi per l’impossibilità di conservarla per più lungo tempo e l’appassionata recitazione a memoria di Gioacchino Logico del “canto di Ulisse”, da “Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande” a “infin che ‘l mar fu sopra noi richiuso” è stata salutata da lunghi applausi.